Deve essere difficile la vita sul mare, quando è agitato, in tempesta ed arrabbiato con il mondo. Non può risultare semplice star sereni quando intorno a te tutto diventa nero, anzi blu come la notte e l’acqua comincia a volare alta fin sulla punta dei tuoi capelli.
Allora devi decide cosa fare per distrarre la mente, magari cominciando a leggere un bel romanzo, fantasticando su come sarebbe la vita nei panni di Victoria “la Posh” Adams oppure, in ultima ma ben più produttiva istanza prendendo un synth e cominciando a suoanarci.
Il sound che ne verrà fuori sarà con molta probabilità quello che sentite in questi brevi istanti di “Safety of Life at Sea” del partenopeo Conrad. Un lavoro breve ma estremamente intenso, synth wave semplice ma con un monte di immagini da esprimere. Chitarre malinconiche che si stagliano su drum ridondanti, effetto ipnotico come un vortice in pieno oceano.
Un lavoro dal sapore retrò e vagamente 80’s in cui il protagonista è il mare e Conrad è il narratore onnisciente che decide delle sorti delle proprie creature.