Seconda intervista reciproca dopo quella di Machweo e Go Dugong. Questa volta, i protagonisti sono LIFE & LIMB e Luminodisco. Si parla di tutto, dalle origini ai progetti futuri… senza disdegnare punte geek e le passioni per i vinili ed i mercatini.
LIFE & LIMB: parto io con la domanda delle più banali: noi abbiamo preso il nome da un pezzo dei Fugazi, e te invece? Perché Luminodisco? Svelami il retrosignificato, sempre che ce ne sia uno dietro.
Luminodisco: In realtá é piú legato ad un’immagine che ad un significato: mentre pensavo al nome da dare al mio nuovo progetto avevo voglia che fosse qualcosa che mi ricordasse le piste da ballo bollenti e sudoranti, le mirror balls in piena attivitá e le donne che ballano il boogie con gli orecchini che riflettono le luci dei fari colorati. Insomma, qualcosa di molto luminoso e luccicante.
Quanto a te, il tuo nuovo progetto LIFE & LIMB sta per vedere la luce con l’uscita dell’album sulla nipponica Rallye Label: come vivi il rapporto con Populous e cos’è cambiato dai tempi di Morr Music?
LIFE & LIMB: Tante cose sono successe nel frattempo, ma il principale cambiamento risiede nel diverso approccio alla musica, ho una nuova attitudine. Mi vivo tutto in maniera più rilassata. Allontanarmi da Morr voleva dire tutta una serie di pro e contro. Io ho guardato solo all’aspetto positivo della cosa: mi sento finalmente libero di produrre quello che cazzo mi pare, senza deadlines, ingerenze, pressioni. Populous è un nome che per comodità continuerò ad usare, ma per il momento non è la mia priorità.
Essendo conterranei ho ricordi molto “antichi” di te, fin da quando suonavi in una band post-rock alla Mogwai. Poi ti ho perso per un periodo ed ora ti ho ritrovato completamente cambiato. Cos’è successo? Come sei arrivato alla disco? Dov’è la connesione?
Luminodisco: Già…ma c’è da dire che la band post rock di cui parli era già uno step avanti: Therese&Isabelle e’ stato il primo progetto in cui ho creduto fortemente, prima solo sperimentazioni punk un po’ cazzone e hardcore melodico alla NOFX. Nel 2004 mi sono trasferito a Madrid e cosi’ sono passato ad una dimensione creativa individuale articolata tra me il computer e i sintetizzatori, alimentata ulteriormente dalle lezioni di tecnologia del suono che ho seguito un anno dopo presso la APM di Saluzzo. Arrivato a Roma ho iniziato a creare partiture musicali per spettacoli di danza e teatro, esperienza che mi ha fatto rispolverare totalmente il mio background…contemporaneamente frequentavo feste e locali in cui la scena disco stava (ri)prendendo piede. È stato inevitabile a quel punto che la mia musica venisse contaminata da quel groove, pur continuando comunque a ravanare da infinite fonti di ispirazione.
Sei attivissimo a livello di serate, sia nel Salento che nel resto d’Italia: sorvoliamo per un attimo però il terreno battutissimo del confronto tra estero e Italia e concentriamoci su quello tra Italia e Salento. Da testimone oculare della scena locale, come la reputi cambiata in questi anni? Cosa vorresti che succedesse e di cosa faresti invece volentieri a meno? pizzica esclusa… :-)
LIFE & LIMB: Fede… cosa vuoi che sia cambiato qui? E’ sempre la solita scena in ritardo su (e da) tutto. Amen. Io ho i miei amici ed i miei piccoli giri, dunque ci vivo bene. Ma se provo a dare un giuduzio oggettivo, è un disastro. L’estate, per ovvi motivi turistici, offre qualcosa in più, ma gestioni ai limiti del grottesco e programmazioni sbagliate e ripetitive finiscono puntualmente per rovinare tutto. Per la prima volta però quest’estate ha visto due piccoli festival molto interessanti: il Lottarox Summer festival e il Contronatura, entrambi con proposte fresche, internazionali, non banali, coraggiose. Speriamo sia solo l’inizio.
E tu invece cosa mi dici della scena romana? So che frequenti diverse persone del “giro giusto”. Da qui Roma la percepisco come un polo di gente che è sempre stata un po’ fuori dal circuito “cool” e modaiolo, ma che con questa nuova ondata di disco potrebbe ritrovarsi in auge come non mai.
Luminodisco: Quello della Disco è solo un aspetto della scena musicale a Roma: è vero, adesso è un buon momento per quel sound, ma tanta altra musica gira nei locali, molta house, techno… Oggi di ottima musica a Roma se ne produce anche tanta: é qualcosa che ha a che fare con l’istinto, che nasce dalla voglia di fare, e che spesso prescinde dalle mode.
Anche lì poi ovviamente esistono i casi di mala gestione dei party, i “localari” interessati solo al fatturato delle serate, la monotonia degli organizzatori nella selezione degli ospiti etc… esterofilia a gogó.
Veniamo alla parte geek dell’intervista: come ti piace lavorare mentre produci i tuoi brani? Quali strumenti usi e cosa ne pensi della vicenda digitale Vs analogico?
LIFE & LIMB: Se c’è una cosa che ho imparato in tutti questi anni è che il gusto ha il sopravvento su tutto. Geek o non geek, puoi avere miliardi di strumenti in studio e far comunque musica di merda. Poi scopri che c’è gente che produce dischi incredibili usando Fruity Loops! Detto ciò, l’analogico lo senti, c’è poco da fare. Certo, un profano non capirebbe mai la differenza tra il moog e il suo relativo vst, ma uno con un minimo d’orecchio sì. Io vorrei taaaaanto usare più macchine, solo che sono di un pigro senza precedenti. In realtà non è nemmeno questo forse il motivo. La verità è che spendo tutti i soldi in vestiti e alla fine non ho mai budget per i synth!! Dannazione!! Quindi vai di vst a manetta.
In scia geek, il modus operandi di Luminodisco in studio.
Luminodisco: Io diciamo che sto nel mezzo,nel senso che sono completamente d’accordo con te sul fatto che non sia per nulla indispensabile avere una strumentazione della madonna per fare buona musica, ma allo stesso tempo trovo più confortevole e stimolante utilizzare strumenti reali mentre sono in studio a lavorare, siano essi processori o sintetizzatori. Ci sono plugin che suonano molto bene, infatti ne uso tanti (anche perché non dispongo di tantissime macchine), e il cuore dello studio è comunque un computer, però il fatto di registrare sorgenti sonore esterne (quindi roba che é fatta apposta per emettere suoni, e basta) mi stimola esageratamente! Non c’è nulla da fare. Probabilmente se il mondo girasse alla rovescia, e cioè se per convenzione fosse l’analogico a suonare peggio del digitale, me ne fregherei e continuerei comunque a girare manopole. Fortuna che non è cosí!
So che ascolti veramente un sacco di roba e tempo fa a Foligno (in occasione del Dancity) mi raccontavi che in passato ti sei fatto le flebo di hip hop… o sbaglio? Come si è evoluto il tuo gusto negli anni?
LIFE & LIMB: Non sbagli. C’è stato un periodo in cui mi sentivo nato in un corpo sbagliato. (Non ridete cretini!! Non è come pensate voi, non vedete che ho la barba?!?!) Sarei voluto nascere nero. D’altronde “J Dilla changed my life”, sul serio. Comunque son periodi, più o meno lunghi, in cui la mia sensibilità pende da una parte piuttosto che da un’altra. Io poi mi sono laureato in musicologia, per cui studiando non ho fatto altro che espandere le mie conoscenze, le mie influenze. Tutt’oggi mi sento una spugna e riuscirei a trovare del bello in ogni genere, stile, mistione. Allo stesso tempo però ho i miei canoni estetici (rigidissimi) e la mia sensibilità richiede sempre di più.
Ti capita mai di piangere ascoltando musica?
Luminodisco: Sì certo,ho pianto varie volte ascoltando musica,sia durante concerti che a casa,e con robe di vario tipo,dalla classica alla musica leggera,all’elettronica..dipende da come sto in quel periodo. A volte mi è capitato anche suonandola! È così, la vedo una cosa piuttosto naturale. La musica è capace di mettermi a nudo sotto certi aspetti. C’è chi piange perché magari un brano gli ricorda una storia d’amore finita male, chi pensa con nostalgia ad un viaggio indimenticabile. E c’è anche chi pensa che una sequenza di note suonate in un certo modo sia incredibilmente sublime e commovente. E piange.
Stai svelando pian piano i videoclip dei brani del tuo nuovo album: chi si occupa di solito delle sceneggiature?come nasce un video di LIFE & LIMB?
LIFE & LIMB: Nasce anzitutto dalle persone che conosco. Nel senso che non disponendo di budget mi rivolgo spesso a chiedere favori ad amici e conoscenti. Però di solito finiamo sempre per divertirci. Magari io propongo l’idea di partenza che poi verrà completamente cambiata durante l’azione del video. Non esiste un modus operandi. Esiste solo la voglia di non prendersi troppo sul serio (visto la pochezza di mezzi e di risorse) e la fantasia, l’inventiva, il gusto. Per L&L ne abbiamo diversi in cantiere. Ma solo una cosa posso dire: ho amici fantastici!!
Ti ricordi quando a mare mi parlavi della tua passione per il vinile? Dei mercatini di Porta Portese? Mi piacciono queste storie “impolverate”. Raccontami un po’…
Luminodisco: La fissa per il vinile l’ho sempre avuta, sin da super adolescente, solo che in casa non abbiamo mai avuto il giradischi, quindi fino a un certo punto della mia vita é stato solo un amore impossibile..ricordo che ogni sabato trascinavo mio padre nell’unico negozio di Lecce che vendeva dischi e attrezzatura per dj, New Style, per uscirne sempre senza niente in mano. Anzi! in realtà una volta ricordo che nonostante non avessi un giradischi comprai due vinili, con la speranza che arrivasse presto poi l’attrezzo per ascoltarli..il primo piatto l’ho comprato solo nel 2006, nel frattempo l’unica opportunità che avevo era usare quello di mio zio.
Adesso mi piace girare per mercatini dell’usato alla ricerca di dischi, l’appuntamento fisso é la domenica mattina per Porta Portese, una vera miniera; ma capita anche all’estero: ricordo che l’ultima bella soddisfazione l’ho avuta alla Feira do Ladra di Lisbona: un tizio aveva scatoloni e scatoloni di dischi che dava via per 1 euro l’uno: li ci trovai una 20ina di pezzi UMM e altre cosette interessanti.
Trovi di tutto nei mercatini, ci stanno dei dischi assurdi, io alcuni li compro anche solo per averli, magari li ascolto una sola volta e li dimentico, è una mania. In tutti i casi non mi reputo un vero e proprio esperto collezionista, ho degli amici che sono dei fenomeni in questo.
Oltre alla musica hai delle altre passioni sfrenate? Mi dicevi prima dei vestiti… ma parti veramente per Londra in occasione dei saldi appositamente per andare a fare shopping?
LIFE & LIMB: Certo che è vero!! Compro un sacco di cazzate: uno dei miei grandi classici è comprare cose che finirò per non mettere nemmeno una volta!! Londra per questo genere di frivolezze è il top, non ho mai trovato nessun’altra città che offrisse tanto da quel punto di vista. In fondo la città fa cacare, in qualche modo dovevano pur renderla attrattiva!
Domanda banalissima: da qui a 6 mesi cosa succederà a Luminodisco?
Luminodisco: Sto lavorando al mio prossimo ep. contemporaneamente collaboro con una serie di amici producer su robe che dovrebbero uscire entro l’anno, alcuni lavori sono sempre sulla scia disco mentre altri sono melodie più da “sonorizzazione”. dal prossimo mese avrò un nuovo studio e dovrò riorganizzare un pó tutto il lavoro. conto di partorire anche un album nel 2013… quanti buoni propositi!
Stessa domanda: cosa ci possiamo aspettare da LIFE & LIMB? O forse da Populous? E da Girl with the gun?
LIFE & LIMB: Come Populous ho appena ultimato due colonne sonore: una per una commedia italiana chiamata “Una domenica notte” e l’altra per un corto cinese intitolato “Goodbye Eva”. Poi diversi remix (Iori’s Eyes, Go Dugond, Lucia Manca, AntiteQ, Egokid). Con Girl With The Gun invece posso dirti che per la fine del disco mancano solo i mix, ma non ho idea dei tempi visto che Matilde s’è appena trasferita a Londra. Per finire LIFE & LIMB: disco appena uscito in Giappone per Rallye. Remix a bomba: Sun Glitters, Nic Sarno (con cui collaboreremo anche su altro, si parla di un EP per la Esp records), Godblesscomputers, Indian Wells e molti altri ancora in fase embrionale. E poi il disco in Europa/Usa entro l’anno. Stay tuned!!
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