Anticipando ogni possibile critica, i Divenere definiscono la loro produzione come “la colonna sonora allo spleen del terzo millennio”. La formazione, composta da quattro ragazzi romani, prende corpo nel 2005 e, dopo uno studio di registrazione, un primo disco (IN/VERNO), un videoclip e qualche premio, giunge alla fine di questo 2012 annunciando il secondo full-length The Snow Out Of Her Apartment.
Le undici tracce dell’album si fanno trascinare, trascinando a loro volta l’ascoltatore, tra territori wave (inteso come genere e come onda di sintetizzatore), pop e post-rock, attingendo da trent’anni di esperienze musicali differenti. Troviamo riferimenti nemmeno troppo velati al compianto Ian Curtis in Love Loses Emotion; Thirteen e Sometimes citano gli Interpol, mentre Eat My Light e You Start Fading hanno la loro ragion d’essere in bassi e linee vocali talmente catchy da far invidia agli Arctic Monkeys diciassettenni.
Divenere assimila e processa senza timori reverenziali gli insegnamenti di Soft Cell, Interpol e Pet Shop Boys, consegnando al pubblico 41 minuti di godibilissima e fresca malinconia; la release non ha la pretesa di scuotere l’ascoltatore spingendolo in qualche maniera a reagire, il messaggio trasmesso è la rassegnazione al “no future”. The Snow Out Of Her Apartment cerca però rifugio in una dimensione più intima, più personale e all’interno della quale sembra si voglia dar peso solamente alle emozioni. Un revival emotivo prima che musicale.
Pace.
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