Esce oggi, lunedì 5 novembre 2012, il nuovo disco omonimo di Trees Of Mint, progetto musicale del chitarrista sperimentatore Francesco Serra. Trees Of Mint è al suo debutto per Parade, la collana Trovarobato dedicata alle musiche di ricerca, quella che devi ascoltare per bene per capire quanto vale. L’album esce in vinile in edizione limitata: circa 48 minuti suddivisi in quattro composizioni strumentali concepite per sola chitarra elettrica e loop-machine, droni sottili e dondolanti, grappoli accordali sospesi, accartocciamenti e sfregamenti, sprofondamenti amniotici immensi, sovrapposizioni alchemiche tra suono e spazio.
Ma facciamo le cose per bene:
il videoclip
Le immagini sono state tratte da un film amatoriale intitolato “A Selva”, rimontato appositamente nel 2011 per la seconda sezione (“Part 2”) dell’album di Trees Of Mint. Il film è stato girato nel 1956, con una cinepresa 8mm, b/n, dal cineamatore bolognese Vittorio Cavina.
L’umidità ha danneggiato l’emulsione della pellicola che è stata ritrovata in cattive condizioni e quasi interamente ricoperta da funghi e muffe. L’intero fondo filmico Cavina è conservato a Bologna presso Home Movies, l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, col quale Francesco Serra collabora da molti anni.
L’artwork
Anche l’artwork merita un breve approfondimento. Si tratta di una composizione di 11 licheni, fotografati singolarmente e poi scontornati ed estrapolati dal loro contesto naturale. Gli scatti sono stati fatti in Sardegna, nei pressi di un sito nuragico non segnalato, che si trova su una piana rocciosa quasi interamente ricoperta da varie specie di licheni. I licheni sono degli organismi che hanno un tempo di crescita estremamente lento: la copertina dell’album, inizialmente bianca, ne è stata ricoperta, come se il disco fosse stato lì da sempre, così come le pietre, e aspettasse soltanto di essere trovato e raccolto.
Il disco
Il disco è stato registrato e mixato nelle Marche da Mattia Coletti (Wallace/Town Tone/Bloody Sound Factory) nel Giugno del 2011, in circa otto giorni.
Non è stato registrato in studio, ma in una stanza ampia, irregolare e con soffitti alti, in modo tale da avere un ambiente molto risonante e un ampio margine di casualità nel rapporto tra suono e spazio. Inoltre, in fase di mix non sono stati usati riverberi e altri effetti digitali che potessero compromettere le naturali caratteristiche delle riprese audio. Queste scelte tecniche sono state fondamentali per raggiungere il tipo di atmosfera e di suono che si voleva dare al disco, incentrato prevalentemente sulle potenzialità sonore ed espressive della chitarra elettrica. Sia i brani che l’album sono senza titolo; l’artwork del disco e il nome stesso del progetto sono gli unici elementi a cui la musica può essere associata.
TREES OF MINT / TROVAROBATO / SFERA CUBICA