Può il collage essere una forma d’arte? Fondamentalmente non ce ne frega na ceppa, è solo per darci un tono da webzine che ogni tanto riflette. I collage belli ci piacciono al pari delle deliziose illustrazioni che vi presentiamo di solito e, per iniziare bene la settimana, vogliamo mostrarvi alcuni lavoretti di Mark Lazemby che ci fanno simpatia almeno quanto il nostro direttore che scrive bela lì o svejo un giorno sì e l’altro pure. Forse dopo deciderete di darvi all’assemblage nel tempo libero come me a 5 anni oppure di elevare per sempre la nobile attività dell’azzecco randomico a forma d’arte da celebrare.
A voi decidere. Come dice Fibra “se hai creatività, creati una vita”.
Suggerimento spassionato: prima di decidere da che parte stare in materia di azzecchi randomici, annotatevi su un quadernetto che Mark Lazenby lavora nel campo dell’illustrazione e della grafica da oltre vent’anni, ha realizzato artwork per giornali come The Guardian, The New York Times, Wired e Vogue giusto per citare i primi 4 nomi che campeggiano nella sua bio, ed è amatissimo dai direttori dei magazine con cui lavora per la capacità che ha nel trasformare ritagli insignificanti in scene d’autore. Bela lì.