Marshall McLuhan ti insegna che il medium è il messaggio. Da Duchamp hai imparato la decontestualizzazione e il ready-made. Mentre Lucio Fontana viene considerato uno dei precursori della light art con la sua installazione di tubi al neon realizzata nel 1951 durante la IX Triennale di Milano. Olivia Steele ha preso lezioni dalla storia del ‘900 e ha sintetizzato tutto nelle sue opere iper contemporanee.
Nient’altro che luce accesa dentro canne colorate. Tu pensi a un ospedale o a un porno shop, Olivia c’ha visto lungo e t’ha fregato sul tempo. Se le dici che non ha inventato nulla di nuovo ti risponde: “Good, bad, right or wrong. It’s all relative. Art is notoriusly ambigous“. That’s all folks and we like it.