Se mi chiedessero di descrivere con una parola il progetto “Kae Live”, mi verrebbe da rispondere “internazionale”. Oltre che un augurio per i ragazzi in questione, userei questa parola per descrivere il sound, il calore e le vibrazioni che fuoriescono da questo progetto, italianissimo che stupisce già dal primo ascolto, che porta a domandarti se davvero in Italia esiste qualcosa del genere anche per il semplice fatto che ti sembra di ascoltare qualcosa di non autoctono (un po’ ricordano gli Electric Wire Hustle per farvi un esempio).
Parliamo di un progetto live ibrido (parzialmente elettronico) dalle sonorità neo-soul, future funk e black al centro del quale troviamo la voce più soul del panorama underground italiano (no doubt): KAE. Di origini serbe ma basata a Treviso, Koviljka Neskovic ha partecipato al Red Bull Bass Camp del 2012 (assieme a quell’asso di Steven Smirney) descrivendo l’esperienza come un qualcosa che ti cambia la vita (mica male come “assaggio” dell’academy!). Avendo già rilasciato un mixtape sotto lo pseudonimo di Yasmine Bey, ci regala un meraviglioso ep intitolato “Quattro” concepito in una settimana, di getto, in cui avvicina la sua voce con appunto, quattro beats tratti dall’ep “Leftovers” di Flako, creando con notevole armonia di suoni, parole, ritmi (e versi di animali da lei aggiunti) un lavoro convincente che sembra tutt’altro che istantaneo. Ce lo descrive come se fosse “un unico brano di 8 minuti”, per me intensi e coloratissimi che hanno girato numerosissimi blog e meritato anche i complimenti da Flako in persona. Personalmente aspetto con ansia l’uscita del suo prossimo lavoro (per l’etichetta francese Cascade Records), probabilmente ci sarò anche io, ma non voglio farmi pubblicità e forse vi ho detto anche troppo!
Qui potete ascoltare e scaricare gratis Quattro:
Passiamo al nocciolo dell’articolo, ossia al suo progetto live, incorniciato da due artisti, Autre (veneziano) che si occupa delle batterie e Steven Smirney (sardo, basato a Mestre) che invece si occupa di synths e tastiere. Quest’ultimo tra l’altro ha rilasciato un gustosissimo ep chiamato Way Back Home per la On2sides, che ho sempre il piacere di suonare quando ne ho l’occasione, un disco dai ritmi funk, a tratti techno, a tratti house, molto pop e molto appunto, gustoso. Insomma da non perdere (e ve lo consiglio).
Autre, produttore noto nell’ambiente techno e resident all’Altavoz, è un progetto che merita altrettanto attenzione. Sul suo soundcloud potete ascoltare qualche pezzo da dance floor targati “out soon” (lo spero vivamente).
Eccovi un assaggio di Autre:
La performance di questo trio si basa su rivisitazioni live dei pezzi di Kae tratti da Quattro e dai numerosi pezzi rilasciati sul suo soundcloud, traslando l’ascoltatore di pezzo in pezzo da Venezia a Parigi a New York a New Orleans, armonizzando ritmi hip hop e future funk (l’ultima volta che ho assistito al loro live c’era anche un pezzo in cassa dritta… non mancano sorprese).
Alcune cose sono davvero indescrivibili a parole, per questo vi rimando all’ascolto delle preview del loro live, allegati qui sotto:
E se vi dicessi che ci sono due date fissate per il gruppo?
Li potete trovare il 6 Dicembre al “Volume” di Firenze (Piazza Santo Spirito, 5r) per la terza serata Grabber Soul (che ha ospitato Hellomynameisra e Godblesscomputers), l’8 Dicembre presso il Carhartt Square a Roma per una serata organizzata da Snob (dove troverete soltanto Kae + Smirney)e lo stesso giorno, al Lanificio in occasione del Minimum Fax Party.
Avendo avuto l’occasione di jammarci nel loro studio a Marghera (Studio Apartamento) ed essendomi divertito non poco, vi rinnovo nuovamente l’invito di partecipare agli eventi sovraindicati e futuri, perchè si tratta proprio di questo: il futuro.