Talk To Me sono un duo, un ragazzo ed una ragazza, giovani. Stefania canta ed Andrea si occupa di tutto il resto: chitarre, sintetizzatori e drum machine. A Long Time Waiting è il titolo della loro prima uscita, curata da Stop Records. 28 minuti di pop-parecchio-dreamy suddivisi in sette tracce malinconiche e rarefatte; contorni sfocati, come la foto in copertina del disco.
Già al primo ascolto ci si può rendere conto di come le vere protagoniste dei diversi brani siano le linee vocali. La parte strumentale accompagna a dovere la bella voce di Stefania, tessendo con sintetizzatori, chitarre e drum machine melodie e ritmi sognanti, dilatati, ma d’altra parte siamo nel duemilaedodici. I pezzi sono arrangiati in maniera tanto semplice quanto efficace, “pop da camera”, nell’accezione più positiva che questa etichetta possa possedere.
Se volessimo delineare un retroterra musicale, i riferimenti sono da ricercare negli Iori’s Eyes degli esordi, quelli di Everything Fits In The Yellow Whale, piuttosto che nei Be Forest; spostandosi oltreoceano balzano all’orecchio il trait d’union con alcuni momenti della produzione di Beach House. Ma si, esageriamo, si sentono pure i Cocteau.
A Long Time Waiting è una passeggiata tra i campi in una giorno soleggiato d’autunno, sai che l’inverno arriverà a breve, sai che non potrai far nulla per evitarlo, ma per ora il cielo è azzurro e non ci pensi. A Long Time Waiting è una stalattite di ghiaccio che pende dalla grondaia, fredda ad osservare gli eventi accadere attorno a lei. A Long Time Waiting è quella conversazione abbandonata da troppe sere su WhatsApp che non si ha mai avuto il coraggio d’affrontare o di riprendere.
A Long Time Waiting è una delle rivelazioni di questo autunno.
Pace.