Durante il suo set hip hop ho ricordato le parole che Elisa mi aveva detto subito dopo l’intervista “Io in genere sono suoni così, faccio set elettronici, molto più energici” ed ho realizzato che io di energia fino ad ora non c’ho davvero capito un tubo e mi eccito al pensiero della scarica adrenalinica che potrebbe dare un suo set di quelli “soliti”.
Quello hip-hop è una bomba, la Bee si adatta alla situazione e ci immerge in un ambiente da ghetto che ci travolge in pieno.
La incontriamo nella sua prima volta a Napoli, per l’evento Space 99 di RealSoundProject supportato da quelli di Wozzup!? e , stupendoci per la sua simpatia e semplicità, gli facciamo qualche piccola domanda…
Ciao Elisa, cominciamo quest’intervista chiedendoti di presentarti ai nostri lettori.
Ciao sono Elisa faccio la dj, la producer, lavoro in radio facendo anche lì la producer di un programma, arrivo dalla Sardegna, ma vivo a Milano da tipo 3 anni,sono dovuta andar via perché come potete immaginare in Sardegna non è facilissimo fare questo lavoro.
Mi posso definire una persona soddisfatta per quello che faccio, ma sempre in cerca di cose nuove, di crescere.
Come e quando è nata la tua passione per la musica elettronica?
La mia passione per la musica in generale è nata quando sono nata io, nel senso che da quando ho memoria sono sempre stata appassionata di musica, fatto sempre finta di avere programmi radio miei ahahh, per la musica elettronica è arrivata dopo che mi son laureata, io avevo ascoltato di tutto quand’ero piccola , son passata davvero da qualsiasi cosa, dall’hard rock all’hip-hop, easy jazz ,reggae, dancehall al trip hop .Poi andando all’università, ho ascoltato un pochino piu di indie che gia si imbastardiva con l’elttronica e da lì mi ci sono attaccata , avevo visto che a Milano stava nascendo la scena Crookers, Bloody Beetroots ecc, quindi ho preso le mie robe e sono partita,quindi se volessimo stabilire un anno direi il 2007
A proposito di Bloody Beetroots, ricordando il tuo tour con loro in cui hai aperto le tre date del tour, ti volevamo chiedere─dato l’alone che circonda i due─come è stata quest’esperienza e qualche aneddoto in particolare?
L’esperienza è stata una figata, perché è una di quelle cose che ti permette di suonare davanti a folle assurde, anche a livello di feed-back positivi nei miei confronti è stata una bomba. Tramite il tour sono diventata molto amica di Bob, è stato figo anche legare con lui perché è a una persona con la quale mi trovo benissimo. Però l’aneddoto più simpatico riguarda Tommy Lee che era in tour con noi; questa cosa è stata scioccante perché caspita, Tommy Lee è sovraumano ca**o , una leggenda; e siamo diventati molto amici, ci sentiamo e questa cosa è stata una figata pazzesca. Poi eravamo anche in giro con il bus tour ed anche questo fa abbastanza strano, tour bus+Tommy Lee+ BB insomma tutto abbastanza spettacolare
È la tua prima volta a Napoli? Quanto, cosa e chi conosci della scena underground napoletana?
Sì, è la mia prima volta a Napoli in consolle, poi ero stata ad accompagnare il mio amico (His Majesty Andre) che aveva suonato al Voga in centro città, però mi ero fermata per poche ore; invece questa volta avrò un po’ più di tempo anche per visitarla meglio.
Le cose che conosco sono il party Wozzup, che sono ragazzi che mi hanno sempre seguita, ho sempre sentito Kekko (Campobasso ndr.) che mi seguiva in tutto quello che facevo, quindi ho sempre seguito tutte la programmazione.
Napoli è una di quelle città dove ci sono le serata più fighe con i nomi più fighi, che magari neanche a Milano passano, tipo rimasi sorpresa di vedere un paio di anni fa quando ci fu un dj set dei Chromeo, che ad esempio a Milano non vengono da tanto tempo.
Diciamo che i ragazzi di Napoli sono in gamba.
Sei stata, non so se il primo italiano o comunque la prima donna italiana ad aver firmato per la Fool’s Gold di A-trak. L’hai conosciuto? E comunque che tipo di sensazioni hai provato, che genere di esperienza è stata?
Non sono la prima italiana, il primo è stato Congorock , poi c’è stato Nima, dopodiché questa cosa mia; non ho dormito per 3 giorni per l’adrenalina perché la Fool’s mi è sempre piaciuta tanto, anche per il fatto che mischi hip-hop che è un genere che ho sempre seguito. A-Trak è un mago, dalla tecnica all’ immagine, al gusto. Tutto quello che tocca lo fa diventare oro, conoscerlo è stato molto interessante perché è una persona umile, molto alla mano, molto educato.
Mi ha conosciuta artisticamente parlando grazie a quel bootleg che ho fatto e messo in FD. Gliel’ho mandato a tempo perso e invece lui ha letto la mail, mi ha contattato e ha detto che mi avrebbe supportato perché gli piaceva molto e che l’avrebbe suonato. Ed in effetti l’ha fatto. Ci siamo conosciuti a Milano, siamo stati a cena, e poi in consolle insieme a lui è stato incredibile vederlo armeggiare.
Siamo a fine anni, tempo di classifiche, volevamo sapere secondo te, miglior singolo, artista e remix dell’anno?
Allora migliori artisti a braccio ti dico Kendrik lamar, Frank ocean, The Weeknd, per quanto sono cose che non suono, mi hanno colpito tantissimo. Miglior singolo non saprei, sicuramente un singolone è Mercy di Kane West, è davvero una mina assurda sia in original che il remix trap, e diciamo che proprio le cose fatte in versione trap sono quelle che mi sono piaciute di più, il remix sempre trap della nuova di Major Lazer , poi altri artisti da paura TNGHT (forse loro artisti d’ell’anno).