Era un giorno strano, di quelli in cui sembra che debba succedere di tutto e invece finisci per galleggiare sulla routine fino a sera. Era freddo, iniziava l’inverno: strano giorno per l’approdo. Eppure Zagor e Ruben non l’avevano pianificato, avevano vagato per quasi due anni alla ricerca di quel molo, della loro Itaca. Il 21 dicembre toccarono terra ed arrivarono a Costa Brava.
Sta succedendo ora, in questo istante, mentre leggete e pensate che il mondo non finirà e quindi potrete procurarvelo ed ascoltarlo integralmente: il terzo disco de i Camillas esiste. S’intitola Costa Brava, ha atteso paziente per quasi due anni di essere registrato sulle colline di Pesaro ed ora ha voglia di essere portato in giro per il mondo.
Dentro ci sono tutte le stagioni, proprio come quelle che ha visto passare in attesa di essere finito. I ritmi serrati di Cane tra modernariato sintetico, organi e chitarre distorte, la nostalgia acustica ed autunnale di Bocca storta, la freschezza dolce amara de La canzone dell’amico.
Il carnevale di Magico mondo si specchia in Pirati, delicato melò dal soundscape dolcemente rarefatto. Il brano di apertura, Giovane donna, è una meravigliosa cavalcata beat, tutta sole e teste oscillanti. Mentre poco più in là c’è Rovi, che sa di rasseganzione ed intimità.
Ma veniamo al punto: i Camillas hanno scelto 3 webzine amiche a cui affidare la notizia del loro approdo. Oltre a Shaq, ci saranno anche SentireAscoltare e Rockit sulla riva di Costa Brava a celebrarne la scoperta. Ognuno avrà due brani in esclusiva e l’assoluta libertà di gestirli come meglio crede.
“Potete usare tutte le informazioni che avete e procurarvene di nuove. Non è una gara, ma una specie di esplosione a catena di mazzi di fiori.”
Giocare con le canzoni è un po’ come giocare con le Barbie o con il pongo: non ha senso se non ci trovi una storia. Il caso vuole che queste due canzoni una storia ce l’abbiano, almeno per me che le ho ricevute in dono per conto di Shaq.
Bel pomeriggio.
Per assurdo è legata ad un pomeriggio davvero bellissimo. Maggio, primi caldi, mi accodo a Ruben e Zagor per una trasferta a Bologna. Mentre siamo sul treno parliamo di città, di posti in cui ci sentiamo a casa. Bologna è sicuramente il primo della lista, a parimerito con la spiaggia di casa. Poco dopo la canteranno per un’intervista radiofonica e quei primi versi rimarranno sinonimo del non sentirmi sola nella mia indecisione.
L’altra sera a Garrincha loves Bologna i Camillas hanno offerto uno show mistico ed improvvisato fino all’arrivo di Bel pomeriggio. è allora che tutto il TPO li ha abbracciati cantando a squarciagola il ritornello e dondolando all’unisono. è una canzone che i fan conoscono perfettamente ma che riesce a stupire, nella versione su disco, con questa coda evanescente e visionaria.
Gli arpeggi
Un sabato sera di novembre, dopo una pizza con le amiche ci rintaniamo dalla Cira, locale sul lungomare, a Pesaro. Incontro Zagor che ha Costa Brava proprio nell’autoradio, lì davanti. Mi infilo in macchina e lascio che selezioni qualche brano per sfamare la mia curiosità. Dopo Giovane donna arriva Gli arpeggi. Parte spiritosa con il delay su tutto, poi il testo prende forma, come plasmato dalle testiere.
“La legge del ricordo non ti sa restituire tra le braccia che ti aspettano nascoste dal cuscino. Ed io che mi commuovo immaginandoti nei gesti degli altri.”
Rimango ammutolita, ricalcando le mie personali separazioni, cariche di nostalgie e dettagli dolorosi, come tutte. Rimangono gli arpeggi. E un vodka tonic.
Per quanto riguarda Shaq, poi, in quel di Torino il nostro IOSuONOFUORI era riuscito nell’intento di strappare un’anticipazione “con vista” ai due fratelli. Trattasi di Rovi, canzone meravigliosa che grazie a questo video viene cantata a memoria a tutti i concerti.
Quel pomeriggio di maggio, invece, oltre a Bel pomeriggio, i nostri anticipavano anche questa:
Che altro dire? La terra finora solo sognata esiste, è stata trovata! Si chiama Costa Brava ed è davvero colorata. Chiedi a i Camillas!