The Assiryans sono un quintetto milanese che ha pubblicato a Novembre un EP omonimo in cassetta. Il tutto esce per Bored Youth Records.
Le tracce sono due per lato (che bello poterlo dire di nuovo) e sanno di sixties, chitarre leggere, coretti retrò e Mellotron, di giacche a tre bottoni e di voglia di California. Ma ora lasciamo parlare loro.
Moon – happy monkeys and hop maniac apes
È un po’ un pezzo da scimmie secondo me. Quelle piccole e stupide che fanno i dispetti, si arrampicano sulle spalle e ti smanacciano le orecchie, poi però fanno un esame di coscienza e si sentono in colpa, ma non lo ammettono. Dai, qualche volta sì.
My garden with statues of Em
Ciao Em, che figata la chitarra accordata in mi aperto. Poi non la si sa suonare davvero, ma facciamo finta che sì. Comunque Em, non sei davvero così, sei un po’ meglio.
Farewell, scarlet pimpernel!
Pezzi di naso e ciocche bianche. È una caricatura, un po’ sfottò, bonario (sia chiaro). Ha avuto la sua vendetta, ma non è tra queste quattro canzoni. Infondo è anche un augurio, sotto sotto, ma non facciamolo capire.
Htrowyah Atir
Non siamo ancora sotto l’oceano, più sul manto ma fa freddo comunque e non si vede bene. Sto scherzando, siamo in una piscina gonfiabile con scogli di gomma e una marea di salvagenti.
ASCOLTALO PER INTERO