Di Matteo Perazzoli noterai prima di tutto la schiettezza. La schiettezza delle risposte e quella dei suoi disegni. Se ne googli il nome ti appare una sua fotografia dall’aria fiera e sfidante, con in dosso una maglietta che non lascia molto spazio all’interpretazione: Dream Merda è la dichiarazione di intenti (o di stenti) che campeggia sulla sua t-shirt e su un muro bianco non meglio identificato nel mondo accanto al quale si fa spesso ritrarre. Ma Matteo è anche l’illustratore dietro molti lavori di Einaudi ed Emergency, e in quei casi abbandona tutta la provocazione scanzonata che lo contraddistingue per sbrigliare una sensibilità infantile capace di toccare i tuoi nervi scoperti.
Perché Dream Merda (al di là del sagace anagramma)?
Rende molto bene l’idea di questi tempi.
Illustratore per passione o per mestiere?
Tutte e due, what a fuck.
A cosa sei allergico, culturalmente?
Al conformismo.
Alcune delle tue illustrazioni si avvicinano a degli scarabocchi ben riusciti, hanno l’aspetto delle idee abbozzate lì per caso e mai più maneggiate. È realmente così o si tratta di una sensazione che cerchi puntualmente di ricreare?
Quando sono stato selezionato a Bologna per il premio Andersen nel 2005, Jeffrey Garrett scrisse su di me quest righe:
“MATTEO PERAZZOLI E’ SOSTENITORE DI QUELLA SCUOLA CHE IN AMERICA SI DEFINIREBBE PRIMITIVISMO “SFACCIATO”: RIFIUTO TOTALE DI TUTTO CIO’ CHE SIA ACCADEMICO E CHE RICORDI UNA “TECNICA”. IN ALTRE PAROLE, UNA RICERCA DI MAGGIORI EFFETTI MEDIANTE PIÙ IMMEDIATEZZA E SPONTANEITÀ. AL DEFUNTO KURT COBAIN SICURAMENTE SAREBBE PIACIUTO.”
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Qualcosa che volevi e non hai avuto.
Mantenermi solo con questo lavoro.
La volta che hai riso di più in vita tua.
Lacrime
Ti rimane un solo giorno da vivere, come lo impieghi?
Mah. Farò un’ultima scritta da lasciare ai posteri.
Una cosa di cui ti vergogni.
Abitare nel Paese più bello del mondo e avere una classe politica inadeguata.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?