Nei primi anni ’80, quando la scena Detroit Techno e quella house di Chicago si scontravano sul campo della musica elettronica, durante una delle tradizionali partite di basket che vedevano coinvolte le due huge cities, i sostenitori della techno bruciarono carovanate di vinili disco urlando ”Disco Sucks” per manifestare visivamente una necessità di distinzione e al contempo di appartenenza fortissimamente radicata . A distanza di trent’anni, la linea di demarcazione nella sterminata steppa di generi e sottogeneri musicali, è diventata così labile da non contare quasi più a quale partito tu appartenga perché, in fin dei conti, le definizioni sono sempre state una mera esigenza mediatica.
Ascoltando il nuovo EP di Riton – Lost My Mind – è germinata in me esattamente questa riflessione. Le 4 tracce che lo compongono spaziano dall’house all’elettronica, affacciandosi non troppo timidamente alla finestra del new hip hop di flessione trap come nel caso della title track, e affondando le radici nella techno dritta e scura degli anni d’oro di The Hacker in Bang Your Head. L’etichetta che lo rilascia è la francese Ed Banger, abituata a tutt’altro genere di produzioni, ma che con Riton ha voluto chiaramente dire al mondo in che direzione sta evolvendo il suo gusto più recente. Come fai a dire che ci hanno visto male?
Per rileggere la chiacchierata che abbiam fatto con lui la settimana scorsa, fila qui.