“Se solo fossi un po’ più gay mi farei volentieri accarezzare da una volée di John McEnroe”. Questa verità inconfutabile è frutto della brillante mente di Gianni Clerici, poeta e romantico contemporaneo.
Io da piccolo facevo il tennista. Davvero. Nel senso che dai 9 ai 20 anni ho vissuto quasi ogni giorno per almeno 3 ore su un campo da tennis. Mi son rotto la schiena e la colonna vertebrale non sta benissimo. Avevo un gran rovescio.
Del resto sono mancino, mancino come John Mcenroe.
Tra un caffè e una sigaretta il discorso scivola in maniera quasi naturale sul tennis mentre il “Richie Tenenbaum” rivisitato ad arte da Fabio Gaudio fa da sfondo al nostro pomeriggio di chiacchere.
Pietro è una persona riservata ma allo stesso tempo socievole, appassionato d’arte, di musica.
Si parla di cose quotidiane, ma anche di Radiohead, di Go Dugong, di Populous, di musica e produzione.
Si parla di onestà intellettuale, quella che rende complici in un mondo di disonesti.
Indian Wells non è solamente un concept sul tennis, è molto di più, è un progetto delicato, da coccolare. La pressione ci sarebbe, in realtà c’è, ma si esorcizza, una prima data che sa tanto di battesimo col fuoco.
Sabato 23 Febbraio, Roma, Rashomon insieme a Gold Panda, notte incantevole.
Come incanta già il video di Valentina Dell’Aquila di Wimbledon 1980 che è già pezzo culto.
Il video è presentato in anteprima con The Fader.