Cari Giacomo, Andrea e Nicola,
Con la qui presente intendo pronunziare il mio encomio per la grazia dell’albo Hard Times For Dreamers che avete registrato e rilasciato nelle vesti eccelse del complesso musicale Brothers in Law. Quale trasporto emotivo, quale passione, quale profondità, quale sana vanità.
Ho riscontrato derivazioni del secolo passato, in particolare attribuibili alla storica decade 1979-1989, con eleganti sonorità popolari e psichedeliche talvolta gioconde, talvolta tenebrose. L’adopero eccedente del riverbero sulle vostre chitarre ha acconsentito lo svolazzare della mia tempra in luoghi vasti, in luoghi discosti, lontano da qui, lontano da lì. Quale vastità, quale piacere. L’adopero del riverbero su apparecchi a tastiera ha reso l’atmosfera dell’albo ancor più imponente. Il canto melodico, gotico ed intimo avvalora la suddetta tesi che viene ulteriormente convalidata dal missaggio dell’albo. Le percussioni uniformi e cadenzate appoggiate in secondo piano, la pasta degli strumenti a corda in prima fila, le risonanze e gli echi a legare le 8 tracce dell’album.
Ho riscontrato tuttavia una fin troppo modica ispirazione, una fin troppo modica creatività, quasi a lasciar spazio al colpo d’occhio impressionista, all’emozione dell’immediato. Ho riscontrato la vostra volontà di appropriarvi di codici del passato e di farli moderni, di ammantarvi in stile rétro per appagare un’inclinazione del costume attuale. Va letto con sacrale spirito privato questo mio pensiero.
Vi abbraccia con ammirazione il vostro Giacometti.
7/10
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DON’T FORGET
Brothers in Law hanno lanciato la pagina di Musicraiser per supportare la loro prossima trasferta negli USA per il SXSW Festival. Da questo link (http://2m3.it/10q ) si può effettuare il pre-order dell’album, ma anche accaparrare alcuni oggetti da collezione, tipo il press test del vinile a 33 giri (pezzo unico!) o l’originale coperta di lana usata per la fotografia in copertina.