Succede che finalmente è venerdì, il giorno per cui viviamo una vita supina e remissiva durante l’intera settimana. Tutte le nostre steppose ansie, tutte le nostre inaridite debolezze, tutte le nostre scarne volubilità trovano rifugio e protezione nel lubrificante riscatto di una serata come si deve, dove poi magari si scopa.
E sì, perché il venerdì devi scopare, se no sei ancora al lunedì. Non puoi sbagliare, ogni singolo movimento del corpo deve essere pensato, progettato e finalizzato alla scopata (Toccami il gomito. No quello non è il gomito). Un vortice di pensieri multiformi ( Δ ), immersi nel vapore di una alcolica mansarda, troverà riparo e sollievo nella vituperazione acustica del cigolio di quelle maledette doghe in legno, oink oink, oink. God bless Giorgione Mastrota per quell’incalzante e martellante cigolio suino. Quanto ci hai cacato il cazzo Giorgione, ma noi ci siamo fidati, queste fottute doghe in legno funzionano (chiedere condomini), danno soddisfazione. Un po’ meno la batteria di pentole in acciaio inox che diciamoci la verità a che cazzo serve.
È una questione delicata, esistono numerose testimonianze di come una mancata scopata del venerdì abbia pregiudicato l’evoluzione di tutta una vita gremita di fallimenti e frustrazioni (vedi Gianfranco Fini). Per questo ci siamo noi, per questo arriva in vostro soccorso Dance Like Shaqueille O’Neal. E visto che è un tema molto delicato, ci siamo avvalsi del preziosissimo aiuto dell’amico Populous, aka Life&Limb (che è anche il nome di uno dei dischi più belli dell’anno), rinomato disseminatore a tradimento di umidissimi heartbeat campionati, che per l’occasione ci ha selezionato 15 vasellinosi brani su Spotify che vi porteranno dritti dritti nel letto di qualcuno o di qualcuna o, se siete ingordi, di tutti e due. Basta che si gode. (Ehi, ci stai dando forte, adesso sposta la gamba. No, quella non è la gamba). Oh, poi se pure dopo questa playlist ancora niente, beh, basta anche una veloce sega, giusto per levarci il pensiero.
Buona compilation a tutti.
PS. La stupenda copertina della playlist è di quell’altra geniaccia ninfomane di Chiara Lu.