Quest’oggi, per la rubrica discoraccontato®, abbiamo ospiti i Sadside Project, band che non ha bisogno di presentazioni sia perché ne abbiam parlato parecchie volte, sia perché il loro talento li precede. Oltre al track by track classico, i ragazzi ci hanno permesso di sbirciare anche all’interno della loro moleskine e visionare le pagine relative ai vari brani. Winter Whales War è uscito lo scorso 22 Febbraio.
The Same Old Story
È la traccia che apre l’album, quando ancora non eravamo sicuri del titolo la chiamavamo semplicemente “blink”, perché la progressione armonica del ritornello ci ricordava molto il trio californiano. Nel secondo ritornello si può ascoltare la voce di Alberto Mariotti (ex Samuel Katarro ora King of the Opera), invece la linea di basso è stata registrata da Roberta Sammarelli (Verdena), abbiamo deciso di inserire anche delle tastiere qui e là per evidenziare gli incroci melodici nei ritornelli. Non è una canzone allegra, tratta di abitudini ossessive, delle mode inflazionate, del voler apparire a tutti i costi.
My Favorite Color
Mandolino, chitarra acustica, voce e cassa.
Tutta la canzone è accompagnata in sottofondo da rumori di foglie, vento, alberi, animali, campionati da noi nella foresta di Manziana (una piccola cittadina vicino al lago di Bracciano nell’entroterra laziale).
La voce è filtrata all’interno di un amplificatore 10w a transistor che le dona delle frequenze stile citofono.
Il pezzo è una canzone d’amore, ed è dedicata alla ragazza di cui sono innamorato.
1959 (the last prom)
In questo brano c’è l’intenzione di rievocare gli ultimi balli di scuola alla fine del college, il classico immaginario del prom di fine hanno dove tutti i ragazzi si vestono con il miglior abito che hanno nell’armadio e invitano la loro rispettiva fiamma a ballare per la prima, o l’ultima volta.
Domenico ha ascoltato moltissimo RNB vecchio stile prima di suonare il take, per entrare in sincrono con i beat dell’epoca.
Ho usato una teisco degli anni ’60 per registrare questo pezzo, proprio perché essendo una chitarra vecchia poteva esprimere al meglio quelle sonorità, la voce invece passa per un effetto slap-back anch’esso tipico degli anni 50/60.
Il solo di chitarra lo ha fatto mio padre, che quegli anni li ha vissuti.
This is Halloween
23 secondi al contrario per il mondo delle streghe che e’ di gran lunga più allegro di quello di questo.
Chitarra voce e batteria, il primo pezzo del disco con la nostra formazione originale, nella reprise finale si posso ascoltare le voci della nostra ciurma ubriaca composta da Wassili, Alberto, Matteo, Claudio, Dario, Alessio, Matteino, Francesco, Valerio membri di King of the Opera, Ancien Regime, Bamboo, Boxerin Club, Electric SuperFuzz dulcis in fundo Edoardo con la sua tromba.
Edward Teach Also Know As Blackbeard
Il personaggio di Barbanera mi ha sempre impressionato, fin da bambino; basti solo immaginare che a cavallo del 1700 questo pirata era davvero il terrore dei sette mari, riusciva ad assaltare piu di 20 navi in nemmeno un anno e si parla per la maggior parte delle volte di navi militari della flotta inglese, una delle piu avanzate in quel periodo.
Un pirata che divento la base dell’immaginario del“pirata cattivo”, portava una cintura con sei paia di pistole e prima dell’arrembaggio si infilava micce accese nella sua folta barba per spaventare il nemico.
Insomma una vera e propria leggenda.
Anche qui la formazione è a due, chitarra voce e batteria, ho usato principalmente una fender jaguar, ma le parti distorte muff sono doppiate con una stratocaster artigianale degli anni ’70.
NTL blues
Devo assolutamente ringraziare la Electro Harmonix per aver fatto un pedale come il Pog, è acceso dall’inizio alla fine del brano ed e’ un octaver, cioè un effetto a pedale che permette di doppiare il suono della chitarra (o di un qualsiasi strumento) con una sequenza di ottave scelte che posso esse basse o alte, e cosi’ si ottiene quel suono compresso e sporco che mi piace da matti.
Per il piccolo solo di tastiera invece abbiamo usato un Eko miki degli anni ’70, un organetto d’epoca della famosa casa con base a Recanati, suonato dal nostro amico Guglielmo Nodari e comprato a 20 euro in una sbilenca bancarella di un mercato romano da Domenico.
Hold Fast
Stare in mare per troppo tempo, quando cime salsedine vento e sole segnano il viso, quando si ha voglia di tornare a casa dopo un viaggio interminabile, faticoso.
Spiegare ogni singola vela per tornare a casa.
È la prima volta che usiamo dei fiati nella nostra musica, ma il ritornello di questo brano mi ricordava proprio una di quelle melodie anni swing anni 50 quindi abbiamo pensato che una bella tromba ci sarebbe stata a pennello. Nell’ ultimo minuto si può sentire la chitarra slide di Adriano Viterbini in un solo registrata in un take di cui ci siamo subito innamorati.
Molly
Molly era il mio cane, 12 anni di amicizia.
Sloop John B
Mio padre mi fece ascoltare i Beach Boys per la prima volta a 8 anni, da allora non mi sono mai più ripreso.
La canzone è tratta da Pet Sound, uno dei miei dischi preferiti, nel brano e’ in presa diretta ed i cori sono sovraincisi.
In sottofondo si può ascoltare il mare accanto al porto di Santa Marinella, campionato con un vecchio microfono trovato per in giro per casa.
Winter Whales War
Dietro la nave, dietro i venti che fischiano, dietro le vele bianco-grigie tese ai pennoni e alle corde, miriadi di onde si accalcano, sollevano il collo, con incessante flusso convergono verso la scia.
Onde dell’oceano gorgoglianti, effervescenti, gioiosamente scrutanti.
Onde, onde ondulanti, liquide, emule, mutevoli onde.
Verso quella corrente vorticante, ridenti e spensierate, curvando, dove la grande nave veleggiando e bordeggiando smosse la superficie.
Onde grandi onde piccole, che fluiscono vogliosamente nella distesa dell’oceano.
Scia della nave quando e’ passata, allegra e scintillante sotto il sole.
Corteo disparato di fiocchi di spuma e dei vari frammenti,
Che segue la nave rapida e maestosa, scortandola nella sua scia.
SADISIDE PROJECT / BOMBA DISCHI