È uscito il 2 Aprile scorso Helix Nebula, nuovo disco di Mole, per ReddArmy in collaborazione con Rizoma. Un lavoro d’elettronica prevalentemente strumentale che ci sembrava perfetto per la nostra rubrica discoraccontato®.
Helix Nebula è un concept album, ma prima ancora è il mio ennesimo esperimento. Se con i Moonwalktet la ricerca parte dall’armonia passando attraverso le parole qui il punto di partenza è il ritmo e quello di arrivo il timbro sonoro. In mezzo, un’ampia gamma di strumenti utilizzati tra cui arpeggiatori, bassi sintetici e soprattutto percussioni sia “vere” che digitali. Volevo risaltasse molto l aspetto oscuro e notturno del progetto lasciando da parte per un attimo tempi scomposti, assoli e preziosismi, per dare spazio ad atmosfere celesti e groove primordiali in una sorta di ritorno al futuro.
[quote style=”1″]Non seguo (ahimè ) il sound del momento, ho seguito, seguo e seguirò sempre il sound che mi fa star bene al momento.[/quote]
Aquarius
Costellazione dove risiede Helix Nebula / è il brano d’apertura, sicuramente il più solare, funkeggiante, almeno fino alla parte minimal dub dove un basso a sega circolare martella il beat prepotentemente fino all’atteso ritorno del tema finale. Scusate se vi ho rovinato l’aperitivo
3712
Parte la navicella. Sun Ra mi è apparso in sogno assieme alla marimba dell’Art Ensemble of Chicago. 3712 segna la nascita di Emanuele, mio figlio, che di questo brano ha seguito tutta la lunga metamorfosi. Il tappetone sonoro cutofizzato è firmato MS2000, l’arpeggiatore entra ed esce dal tempo, mai predominante. Chiudi gli occhi ed osserva il buio.
Helix Nebula
Il timbro inconfondibile del Rhodes, così morbido e ruvido allo stesso tempo, si stende sopra l’arpeggio che gonfia e sgonfia a fasi alterne in un crescendo dove il beat muta e aumenta di pulsazioni fino a sfociare in un battito ipnotico, ossessivo e volutamente ripetitivo. A livello di suoni in generale ho preso spunto dai lavori di Fripp sia solisti sia con in K.C. Chiamatela minimal.
Space Walrus
Il tricheco non voleva farci arrivare a destinazione. Per questo ho dovuto avvalermi della collaborazione di Volo, compagno di numerose avventure subacque con gli Atlantide4et, e Ruggi Clifton, del MoonWalktet. Perché ReddKaa mi ha rotto le palle che ci stava un assolo di chitarra. Il basso qui spadroneggia nelle frequenze, le parole sotto il casco sembra quasi si perdano, mr. Clifton lancia droni di chitarra sul beat che avanza lento e poi raddoppia. L’atmosfera è pesante, il dub si fa oscuro ma il tricheco è sconfitto.
Januarites
I riti di Gennaio. Una Casio per bambini può darti grandi soddisfazioni quasi come un Roland Gaia che qui esplora il bordone sintetico. Ho riscoperto un 90’s mc303 per la parte arpeggiata, percussioni vere e finte in un brano che in realtà non parte e non arriva mai. Chiamatelo mantra.
Mr. Ludwig Harding
Il sig Ludwig Harding scoprì per primo la Nebulosa Elica attorno al 1820. Qui c’è solo potenza, dove il basso predomina in una linea dubstep aggressiva per un attimo addolcita dal tema. Il finale è un crescendo tra echi dub e loop ossessivi. Ignoranza free.
T.E.O.G.
H|N aka TheEyeOfGod. 7/8 tra calma e tempesta. è il brano più “anziano” dell album con un tema prog portante che si alterna a pattern di calma estrema e un ostinato a mò di clave che tiene il ritmo inchiodato al suolo. Contiene pipistrelli e un frammento minuscolo da quel capolavoro mai troppo elogiato che è Sextant.
Afrobatik
Questa è quasi una suite di 9 minuti divisa in 3 parti dove le percussioni “tribali” e la bassline la fanno da padrone. Quasi tutte le percussioni (campane, bongò, darbooka etc..) sono suonate live in modo da ricrearne appunto la tribalità, riti voodoo e danze sempre sottolineate da un arpeggiatore costante che alza e abbassa la dinamica. La chiusura Felakutiana sovrastata prima da una voce armena e successivamente da un synth in stile Arp Odissey, è un omaggio dovuto un po all’Africa e alla sua influenza nel ritmo moderno e un po al compianto Zawinul.
Destination Planet Peaceful
Qui il 90% del lavoro l’ha fatto Ruggi Clifton . “Registrami un minuto di atmosfera” detto fatto. basso sintetico e batteria vera, dimezzatta, risequenziata e riverberata all’inverosimile. Siamo arrivati. Buona notte.
MOLE / REDDARMY / FREE DOWNLOAD