Un eversivo lancio di pizze contro il sistema come unica glaciale stigmatizzazione della protesta da prime time che ammorba i nostri tempi. Forse, guardando Stato Solido dalla copertina non serve nemmeno stare qui a spiegarlo, il nuovo disco di Winstomcnamara, nome d’arte di Francesco Paolo Chielli, artista eversivo e policromo che del situazionismo ha fatto la sua vocazione.
Lo avevamo già incontrato dietro la macchina da presa, in un visionario videoclip per i conterranei Karibean, oggi ve ne parliamo nella sua originaria veste di musicista fondante dell’indie italiano.
É fuori da ieri, una data non casuale, il secondo disco di Winstonmcnamara, dopo l’esordio geolocalizzato Amore e iodio. Altre 10 tracce ma sganciate, questa volta, dalla provincia marchigiana ed immerse loro malgrado nel substrato sociale più lurido e televisivo. Le ha anticipate la glaciale analisi del manierismo di sinistra in La gabbia, brano correlato da un video essenziale ma non meno pungente.
Ciò che rende specialissime queste canzoni sono i testi, intrisi di spietata disobbedienza sociale: una chirurgica vivisezione di uno Stato immobile nella sua solidità, privo di alcuna flessibilità nei suoi modelli più comuni ed ambiti, dalla miseria dello sballo dei ricchi (Cocaine e puttane) al vuoto di contenuti dei programmi tv (Dissertazione assurda su Antonella Clerici), passando per uno spaccato sociale terrificante nella opening track La fuga del cervello.
Le parole stanno a zero, dategli un ascolto e decidete che ne pensate. Se ne uscite imbestialiti, non vi spaventate, è un effetto collaterale molto comune.