Hai presente quelle volte in cui scegli un libro dalla copertina? Probabilmente avevi tra le mani un’illustrazione di Gaia Stella. Nata a Milano, Gaia non si è mai staccata dalla città della produttività e dell’industrializzazione, ma ha trovato tra le cime dei palazzi grigi e fumosi l’ispirazione per inventarsi degli universi nuovi popolati di giraffe dal lungo collo, uomini in divisa marinara e tandem col telaio rosso.
Come si sintetizza un intero libro in una copertina?
Probabilmente riuscendo a cogliere l’immagine più forte e adatta a presentare l’atmosfera del libro. Che non significa necessariamente disegnare un gatto, se il libro parla di gatti. Ma un’immagine capace di suggerire senza svelare, che sappia incuriosire senza affollare la scena di messaggi. Sicuramente non amo le immagini troppo didascaliche che per paura di tradire il testo, rischiano di essere eccessivamente filologiche perdendo seduttività.
La favola che amavi farti raccontare. E quella che racconterai a tuo figlio.
La prima, Pietro si e Paolo no di Scarry. Per la seconda difficile sceglierne una.. direi a colazione Pippi Calzelunghe a merenda Rodari tutto, e prima di dormire Il Piccolo Principe.
Ora che hai superato i trent’anni puoi forse definirti un adulto. Che differenze ci sono tra la percezione che avevi dei trent’anni quand’eri piccola e quella che ne hai adesso?
I trent’anni non si superano almeno a trentuno anni compiuti? Così avrei ancora qualche mese per rispondere.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Quando leggi dei nomi di persona, anche di gente che non conosci, non ti capita mai di associarvi mentalmente qualcosa? Ad esempio, io al tuo nome non associo né una stella né una tizia felice, ma un mercatino di abiti usati.
Assolutamente sì. Ma mi succede più spesso con la toponomastica. Mentre viaggio, cerco volutamente i cartelli stradali che indicano i luoghi, e ogni nome è una promessa.
Hai un libro tra le mani, ti sta appassionando. Disegni sui bordi le scene che stai scorrendo o le lasci fluire solo nella tua testa?
Quando un libro mi ha perdutamente avvinta, non c’è spazio per disegnare nulla, arrivo in fondo e soffro un pò per la malinconia della fine.
Con cosa sgomberi la mente da ogni pensiero?
Ballando Boogie Boogie. Quindi succede all’incirca una volta a settimana.
Siete in due. Chi c’è sulla sella posteriore del tuo tandem?
L’albero di ciliegio che c’è sul mio terrazzo.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?