Nell’album di prossima uscita dei Mount Kimbie – Cold Spring Fault Less Youth – c’è un featuring che amiamo più degli altri perché ci piace la bellezza generata dai contrasti. È quello col musicista dalla fulva chioma e l’esile presenza che mai immagineresti tirare fuori una voce così grave e intensa quando si esibisce, sua maestà King Krule. Il cantato di Krule cade a strapiombo sulle sonorità elettroniche del duo inglese e le insabbia sotto il suo potente e lento tormento. Meraviglia infinita che t’arriva in faccia in un insipido giovedì mattina.