Chi si nasconde dietro quella parrucca rosa e quegli occhiali scuri?
Con questo cambio radicale di look non sembra neppure lei, eppure si tratta della rocker sfasciona del video di XMAN di UNEPASSANTE. Matteo Moscarda ne ha seguito le tracce e ci fornisce oggi un resoconto degli sviluppi della carriera musicale di Ginevra.
Anche il secondo album dei Words and Things è stato un fiasco commerciale: la critica l’ha definito “un inqualificabile sforzo di cannibalismo egotico, con buoni spunti per ogni track, ma accrocchiati in un calderone residuale e derivativo”. Da allora Ginevra ha litigato con la band e con il produttore, con il mixer e pure con il tabaccaio. S’è chiusa in casa, provando a scrivere roba nuova, meno pretenziosa, residuale o derivativa. Ma niente, il vuoto. Con una dieta a base di mele, tonno in scatola e sigarette, ha perso quattro chili. Chissà, struccata, magra e abbrutita com’è, forse per una volta i paparazzi non la riconosceranno. Perché se i concerti dei Words and Things coinvolgevano poco il pubblico, le provocazioni, le oscenità e le performance di Ginevra hanno sempre fatto gola ai paparazzi. Ecco quindi una bella parrucca fucsia, vestiario alla Lou Reed di Transformer e Ginevra è pronta per andare in strada. Davanti allo specchio però, l’illuminazione: si cambia look, si cambia genere. Ed ecco sugli scaffali I am not there, il disco solista di Blue Reed, la nuova identità di Ginevra, la seconda di un’interminabile sfilza.
Matteo Moscarda. Grafico in un’agenzia letteraria e appassionato di entomologia, vive tra diverse città, come chiunque. Tra le sue letture preferite Grass, Houellebecq e Thoreau. Suoi racconti sono apparsi su riviste e antologie (l’ultima è Italian Zombie, in uscita per 80144 edizioni).
Foto di Michelle Davis