Hai già preso impegni per il 5 di Luglio? Non so, una settimana al mare o un dentista che ti aspetta per le otturazioni? Ecco, fai bene a rimandare tutto perché hai un impegno certamente più importante. Il 5 luglio comincia la decima e dico DE – CI – MA edizione dell’ Indierocket Festival. Quest’anno la giornata iniziale è affidata ad un mucchio selvaggio di band provenienti dall’ambito punk-hardcore nostrano e non solo. Marco Mathieu (Negazione) presenterà il suo libro “Il giorno del sole”, sviluppato in accordo e con il contributo dei membri storici del gruppo. Dalla Nuova Zelanda arriveranno i Die! Die! Die!, band dal sound noise-pop punk, potente al punto da provocare movimenti innaturali e frenetici agli ascoltatori; guerrieri maori con in mano chitarre usate come fossero affilatissime spade. Headliner della serata saranno i Fine before you came, band capostipite di un movimento in cui il fattore emozionale si intreccia indissolubilmente con il sound post-hardcore e con un ep, Come fare a non tornare, appena uscito in free download e già divenuto lavoro di culto. Sullo stesso palco si esibiranno poi quelle band che sono destinate a ripercorrerne le orme, dai Gazebo Penguins, forti del successo del loro splendido album “Raudo” ai i pisani Chambers con i The death of Anna Karina, recentemente visti insieme per il loro split dal sound nervoso e corrosivo pieno di passione ed urgenza hc. Ultimo nome, i Reizeger. Il fatto è che non tutto si esaurisce in un’ unica data e dovrete riuscire a spostare la vostra intera agenda per i successivi due giorni. Eh sì, perché se il 5 luglio il caldo ed i muri di chitarre vi faranno rischiare un collasso cardio-circolatorio, ciò che vi aspetta dopo sarà altrettanto pericoloso per le vostre coronarie. Il 6 luglio a farvi esplodere la testa ci penseranno due delle realtà italiane più esportabili e qualitativamente valide del nostro panorama musicale: i Brothers in Law, insieme ai Soviet Soviet sono pronti a prendere a pugni i vostri stomaci e violentare le vostre membra come se non ci fosse un domani. A completare la seconda giornata ci pensano i Saroos band berlinese uscita su Anticon, che per l’occasione avrà il manforte di membri di Lali Puna e Notwist, ed i Galaxians che, fondendo insieme suoni funk e space music riusciranno a trasportarvi in una nuova dimensione, quella del “presobenismo” più assoluto. A lenire i dolori delle vostre giornate ci penserà il campione d’incassi 2013, Fabio Nirta, quello a cui i Daft Punk hanno copiato “Get Lucky”: il suo Get l’Oki live set riuscirà a farvi muovere anche quando le ossa faranno male e la spia della benza sembrerà oramai vicina allo zero. Arrivando alla fine (non è la fine avrebbero detto i La Quiete) potrete farvi un gran bagno di groove con i tre dj set in croce di Fabio Nirta (si ancora lui, l’infaticabile) Campetter e Razzputin Crew (che insieme a Robert Eno e ai ragazzi di 2bepop curerà gli afterparty del festival). A servirvi l’asciugamano ci penseranno quei gran fighi dei FOR (già Flower or Razorwire) con il loro sound in bilico tra memorie chill-wave e gusto pop-funk, il kraut di Givda e le atmosfere gentili, baleariche e groovy di Sinkane talento vero made in Brooklyn. Il Parco Le Naiadi di Pescara sarà lo scenario ed il co-protagonista di tre serate, quelle del 5-6-7 luglio, che ripercorreranno il senso e l’origine dell’evento che non è soltanto musicale ma che percorre l’arte in tutte le sue forme.Per quanti vogliano assaggiare in anteprima il sapore dell’Indierocket Fetival, ci sarà un’anticipazione il 28 giugno presso il lido Ippocampo (Pescara). Preparatevi spiritualmente, extrasistole a gogo e magone che arriva ad ogni giro di chitarra o sintetizzatore. Allenate la gola, le gambe ed il cuore al meglio che a gridare forte ci si fa male. Come fare a non partecipare?
PS. Il Festival costa 5 eurini al giorno ma se ti abboni ne paghi soltanto 7. Supportate chi fa tutto da solo!