01) AUNNI VAI (beat/scratch: Ramtzu)
“Partendo dal fatto che non ti so affatto, tanto mi ronzi attorno e altrettanto me ne sbatto”. Inizia così la prima strofa del disco e basterebbe estrapolarne qualunque altra parte per ribadire il medesimo concetto: Moda Loda Broda rifiuta categoricamente ogni clichè!
“Aunni vai cu stu parrucchinu fintu” significa “chi credi di prendere in giro, amico?! Si vede da lontano che stai fingendo”.
Il pezzo apre il disco per ragioni logiche: l’intero concept del progetto si basa sulla presa di coscienza di quanto poco genuina sia la scena hiphop e più in generale quella dello show-business; presa di coscienza che diventerà il pretesto per caratterizzare tutto il lavoro con argomenti, rime e suoni fortemente sarcastici e paradossali.
02) ADDO’ STIV TU (beat/scratch: Ramtzu)
Primo esempio di paradosso fra tutti è sicuramente la seconda traccia dell’ ep.
“Addò stiv tu quann io po’…”, a Napoli, è quasi sempre l’introduzione di sproloqui autoreferenziali che rivendicano la paternità di primati che spesso non trovano conferme nei fatti: dall’aver lanciato qualche genere musicale prima ancora che nascesse, all’ atteggiarsi da talent scout come moderni Pippo Baudo, fino al conoscere chissà quale importante autorità e per quale improbabile motivo.
Piuttosto che trattare l’argomento con toni critici, ci siam divertiti a impersonificare questo modo di fare palesandone l’assurdità con gli esempi più comici ed eclatanti che ci son venuti in mente, evidenziandone i lati più assurdi.
Del resto anche Boom Buzz ha insegnato “…il karate a tutti i Ninja Tourtles”!
03) BATTOLL (guesting Cicciosciò’_ beat: Kist)
Le battles di freestyle sono diventate un vero e proprio tormentone al punto che le vediamo in televisione ed ogni ragazzino sogna di potervi partecipare per sfoggiare le sue nuovissime punchlines ed offendere fino alla morte il proprio avversario..
Come potevamo affrontare questo argomento se non nella maniera più assurda possibile???
Abbiamo simulato una battle tra noi, ma non una battle qualunque, bensì una in cui invece che offendersi, si procede a suon di complimenti e stima verso l’avversario, partendo con i migliori propositi in un area di buonismo quasi mielosa. Ma l’intoppo è dietro l’angolo e la rivalità pian piano si fa sentire, fino ad arrivare ad offendersi peggio che i più accaniti freestylers da combattimento, non risparmiandosi offese personali, colpi bassi e volgarità di ogni genere che sfoceranno poi in rissa.
Un ringraziamento sentito allo storico selecter reggae, Cicciosciò (from Torreggae), per la preziosa introduzione in cui veste i panni del presentatore.
04) F.lli la Ricotta (beat: Oni)
Bhè si certo “il lavoro nobilita l’uomo” ed ognuno di noi deve avere un ruolo attivo e rendersi utile alla società…ma a chi non piace una bella giornata di sana “ricotta”?!
Noi Moda Loda Broda siamo dei veri esperti al riguardo: intere domeniche a bivaccare sul divano in penombra, tende scure tirate, nelle orecchie pezzi rap, alla tv immagini di film demenziali, scodelle di cibo spazzatura ai lati del sofa da acciuffare a manciate, pennellate di fumo nell’aria in cui perdersi! Chi si riconosce?!
Un pezzo che ha del grottesco, che affronta ironicamente il perpetuo conflitto tra come ci vorrebbero e come siamo: da una parte la routine della quotidianità, gli steps da fare obbligatoriamente, il boss in ufficio, l’abito giusto da indossare; dall’altra la mente che vaga, le favole dei fratelli grimm nella testa, la voglia di tornar a tempi passati dove si oziava per ore sotto l’ombra di un albero.
Lo spauracchio diventa quello di diventare uno “yes man” ed i moda loda broda lo aggirano alla grande, ben consapevoli di dover prendere le distanze da questo
“sensazionale mondo del sociale dove vale la più artificiale mimica facciale”!!!!
05) Troglo Diti (beat: Oni)
Il conformarsi a dinamiche collaudate, toccare i “punti giusti” per poter ricevere il più ampio consenso possibile è diventata la regola! Conta acaparrarsi il maggior numero di likes, followers, condivisioni! Gli artisti spesso si perdono in questo circuito fatto di immagine, estetica e pubbliche relazioni forzate. La conseguenza spesso è la perdita della cosa più importante per chi fa arte: farla!
Noi non abbiamo l’aspetto, l’abbigliamento e neanche gli atteggiamenti “giusti”, non abbiamo i riflettori addosso e non facciamo nulla per averli. Preferiamo vederci come gli invertitori di tendenza: i trogloditi che parlano senza alcun tipo di filtro ma che hanno trovato la chiave giusta per sparare a zero su questi meccanismi, senza risultare per questo banali e soprattutto con uno stile tutto nostro.
06) M.I.L.F. (featuring Frank Tellina _ beat/scratch: ramtzu)
Sapevate che esistono statistiche che sostengono che gli italiani siano al primo posto tra i consumatori di materiale pornografico?!
Quanto questo sia vero non possiamo stabilirlo e di certo non siamo in condizione di fare i moralisti.. proprio noi? Possiamo invece unire la nostra “passione” per questo fenomeno particolarmente popolare nel mondo del porno – riassunto nell’ inconfondibile acronimo M.I.L.F. – alla celata critica nei confronti di una sessualità ostentata che ci propinano di continuo.
Nasce così un pezzo in cui si racconta di improbabili rapporti con donne mature, facendo sbucare fuori ogni sorta di stereotipo al riguardo che, come negli altri pezzi, viene esasperato e sfigurato.
Ne viene fuori il ritratto dell’ uomo italiano che nei b movies degli anni ottanta sbavava senza ritegno sulle curve di Edwige Fenech.
A mettere la ciliegina sulla torta il re del rock demenziale napoletano: Frank Tellina.