Track by track per gli Smania Uagliuns del loro TrogloDigital.
1) My Visions
Avete presente quando, al risveglio dopo un sonno profondo, non ritrovi più i tuoi arti superiori? O meglio non li percepisci più, sai che ci sono ma non capisci dove, come, perché. E pensi “diamine”! Ecco, My Visions è un po’ un viaggio in bilico sul filo dello stridente contrasto tra realtà e visioni di come vorremmo che il mondo reale fosse. Ed è un po’ come sentirsi mutilati, “costretti” a vivere all’interno di un qualcosa che in realtà ci sta stretto… un po’ come passare la vita con indosso un body super attillato! Queste visioni ci hanno portato a concepire la fuga verso un mondo immaginario… l’isola pianeta Totem. Quale migliore sottofondo per questo viaggio se non un beat farcito di synth che odorano di LA, che parte in down-tempo per poi accarezzare l’house zoppa?
2) Ah Però
Ah Però! La tipica esclamazione di colui che vede le cose da una prospettiva diversa rispetto a quella da cui le ha sempre viste. Il brano affronta l’argomento del bere visto come mezzo di fuga dai malesseri e dalla routine quotidiana. L’ingerire liquidi a elevata gradazione alcolica diviene quindi una sorta di portale, un’astronave che conduce in un universo parallelo dove si vedono le cose da un’altra prospettiva, tipicamente migliore. Tutti abbiamo bisogno di vie di fuga dalla realtà, siano esse droghe, alcolici o la pura e semplice fantasia. Tale è anche il nettare sacro consumato sul pianeta Totem dagli esseri Troglodigitali, un fluido in grado di fornire esperienze extrasensoriali. Il pezzo è stato realizzato in coproduzione con l’ottimo Sir Donuts (Soulville) e ha riferimenti dilliani ricodificati dai nostri stratificati arrangiamenti.
3) TrogloDigital
Un mondo atavico e selvaggio privato degli agi, della tecnologia, finanche delle stesse parole, dove l’unico mezzo di comunicazione è il contatto diretto e la percezione… è l’isola pianeta dove si sviluppa tutto il concept del disco TrogloDigital. Il Troglodigital è un’evoluzione della specie umana, un essere in grado di comunicare senza l’ausilio di mezzi esterni in quanto esso stesso veicolo di comunicazione. TrogloDigital è il brano che dà il nome all’album e racchiude in Sé i concetti portanti che fanno da spina dorsale al disco. Ecco l’incipit del concept che trovate all’interno del booklet/poster di TrogloDigital: “La tecnologia sembra non avere più limiti e crea un’overdose di link, informazioni, input spesso inutili, spesso poco efficaci, fini a se stessi. La comunicazione tra gli esseri umani è in overload al punto che si è giunti ad una paradossale non comunicazione. Gli uomini più che integrarsi per una crescita comune viaggiano come satelliti solitari, non interagiscono tra di loro se non per scontrarsi e tutto ciò conduce a una estrema,latente solitudine…”. L’ultimo brano che abbiamo concepito in ordine di tempo e forse il meno decifrabile stilisticamente.
4) Piaccio a Luca
Questo brano nasce da una collaborazione con un nostro carissimo amico di infanzia (Franco Fusco), musicista anche lui, e riprende appunto il ritornello di un suo pezzo dal titolo “Io Piaccio a Luca”. Piaccio a Luca si confronta in maniera semplice e diretta con uno dei temi ultimamente molto discussi, l’accettazione dell’omosessualità, e mette in evidenza, con ironia e semplicità, le infinite contraddizioni che ci sono dietro il bigottismo delle posizioni anti-omosessuali e omofobe. È un brano che ha vari livelli di lettura e si ricollega anche al concetto di amore libero (tra esseri e specie diverse) che vige sul pianeta Totem.
5) Countryman
Ortaggi piuttosto che azioni in borsa, lattughe anziché pecunia. Questo brano riflette le nostre origini bucoliche e contrappone la semplicità della vita rurale alla frenesia fine a se stessa della vita cittadina. Countryman è anche l’appellativo di uno dei tre sacerdoti che compone la triade di sciamani che guida i troglodigitali sul pianeta Totem. Egli svolge la vitale funzione di nutrire e arricchire spiritualmente gli abitanti del pianeta tramite i prodotti della terra e il nettare sacro. Il suo compito è quello di garantire l’interazione tra esseri viventi e natura e di allevare gli animali e la vegetazione dai quali viene a sua volta accudito. Quale migliore occasione per un puzzolente superfunk delle origini!
6) Sacerdoti dell’Umanità
Ironicamente ispirata da una “canzone di chiesa”, codesta composizione musicale narra del rapporto dell’uomo col divino intrecciandolo con il concept del disco e il discorso della triade di sacerdoti che conduce un manipolo di illuminati verso un nuovo mondo. L’uomo ha bisogno di punti di riferimento e perciò tende a crearsi delle “divinità” da idolatrare e da cui trarre esempio, siano esse entità religiose o idoli in carne e ossa. I Sacerdoti dell’umanità si pongono come punto di riferimento per le nuove generazioni “di barbe incolte, a briglie sciolte e senza un Dio”. Questo è il brano di riferimento del Pastore di Anime, leader spirituale della triade, guida ascetica dei “ribelli” del pianeta Totem. Il suo ruolo all’interno della comunità dei Troglodigital è quello di illuminare le nuove generazioni conducendole verso estatici stati d’animo in totale sintonia con la chimica cosmica. In questo viaggio ci fanno buona compagnia i contrappunti canori dell’ottima Flavia Quass.
7) Medico di Basi
Un brano che, partendo da una prospettiva di relatività della vita, va contro stereotipi e demagogia, non solo nelle tematiche ma anche e soprattutto attraverso la struttura stessa del brano che sintetizza un po’ il nostro modo di concepire la musica, libera da vincoli di sorta. Medico di Basi è anche il nome del terzo e ultimo sacerdote, leader curatore della triade il cui compito è quello di provvedere al mantenimento delle funzioni vitali, alla guarigione e al benessere degli esseri abitanti il pianeta Totem. Un abstract beat con aggiunte di marimba dove Agronomo incastra i suoi pensieri, fa da contrappunto a un romantico piano-voce, che ci dona il nostro Gianni Di Basi; il tutto adornato dagli scratch del virtuoso Dj Tuppi B.
8) Spesso le parole rovinano i brani
Spesso le parole rovinano i brani… quindi preferiremmo non parlarne.
9) L’uomo sogna di morire
Questo brano nasce da una collaborazione con Dr. Panico, cantautore lucano e nostro amico. Qui si affronta il rapporto dell’uomo con la morte/disagio di vivere, tema arduo ma affascinante. Assaporare il disagio di vivere è una prassi ricorrente che crediamo tocchi più o meno da vicino ciascuno di noi… ciò non accade sul pianeta Totem, dove gli esseri vivono in perfetta armonia, privi di insoddisfazioni e del senso di vuoto che caratterizzano la specie umana.
10) L’illusione
L’illusione è un brano del precedente disco degli Smania Uagliuns, Rural Chic Revolution, rivisitato e vestito a nuovo di un abito cucito su misura dall’ottimo Shablo. L’occasione era troppo ghiotta per non coglierla, viste le affinità di tematiche con il concept e data la nuova linfa vitale che il brano ha acquistato grazie alle sapienti mani di Shablo… fu così che decidemmo di inserirlo come decimo e ultimo brano del disco TrogloDigital.