Se considerassimo il panorama musicale come una sorta di “oroscopo cinese” potremmo togliere gli animali e usare degli aggettivi/sostantivi. Il 2013 risulta così l’anno dell’hype.
Ce l’hanno insegnato bene sia i Daft Punk, sia Kanye West e Jay-Z non è stato da meno nel creare aspettative attorno al suo nuovo disco dal titolo Magna Carta Holy Grail.
A differenza dei dischi sopra citati, che dividono pubblico e critica, MCHG può mettere d’accordo tutti i fan di Jigga.
Non è un ibrido sperimentale come Yeezus e nemmeno una rievocazione di suoni passati come RAM; questo è un disco hip-hop confezionato per scalare la Billboard in elicottero: obiettivo raggiunto con 1 milione di download gratuiti pronti sui device Samsung che lo rende già disco di platino prima dell’uscita ufficiale. (parte musichetta di sottofondo ponci ponci poppopò)
Shawn Carter, si sa, è un businessman furbacchione, che ha costruito un impero economico tra musica, sport e vestiario, ma non vorremo che la partnership con Samsung gli creasse qualche problema.
Perché? Semplice; l’app che ha permesso agli americani di avere gratis il disco richiede un bel po’ di dati sensibili come mostrato dal rapper Killer Mike su twitter in un momento in cui gli USA sono stati investi da un data gate che ha scosso l’amministrazione Obama.
Caro Hova, già non nascondi di essere massone. Te le vai proprio a cercare adesso eh?
D’altro canto tutto il rumore creato attorno al disco ha fatto cambiare le regole di assegnazione dei dischi d’oro e di platino da parte della RIAA che ora tiene conto dei download sin dal giorno uno anziché dopo trenta (benvenuti nel 2013) e la partnership esclusiva con il colosso Koreano ha già recapitato sul conto di Jay-Z circa 5 milioni di dollari.
Di tutta l’operazione commerciale attorno a MCHG se ne sta già parlando abbondantemente ovunque quindi non aggiungiamo altro e passiamo all’aspetto musicale.
Tutto è iniziato poco dopo l’uscita di Blueprint 3 con alcuni rumors da parte di Q-Tip, ma le prime notizie serie si sono iniziate ad avere poco più di un anno fa con l’intervista di Jahlil Beats a XXL che dichiarava di stare lavorando con Jay-Z e poi che tre pezzi risultavano pronti di cui uno con Frank Ocean.
In seguito tutto segreto fino ad Aprile di quest’anno e questa volta è The Dream a far trapelare qualcosa ai microfoni di Hot97.
Dall’ 11 aprile in poi i riflettori si sono spostati ed il sipario si è lentamente aperto, con tutti gli annunci che conosciamo bene, fino ad oggi con il disco finalmente che esce dal player.
Sedici tracce in cui riponiamo speranza vista anche la lista di featuring e produttori chiamati a collaborare: Justin Timberlake, Beyoncé, Frank Ocean, Pharrell, Swizz Beatz, Timbaland e avanti.
Non si parte male con Holy Gray che contiene una mini cover di Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e tutto il disco scorre bene in sottofondo senza farti gridare al bombismo.
È un compito ben fatto, preparato in maniera meticolosa in ogni sua parte, senza voler strafare ed uscire da quello che già conosciamo di Jay-Z, provocandoti l’unico guizzo durante Heaven per il sample di Losing My Religion dei R.E.M.
Poi ad un certo punto ti arriva una secchiata d’acqua fredda in piena faccia e cominci a ballare; capisci che sei arrivato a BBC con i feat di Nas, Justin Timberlake, Beyoncé, Swizz Beat, Pharrell & Timbaland messi lì tutti assieme e balli ancora sul beat del produttore dei Neptunes.
Dopo un paio di tracce arriva La Familia e quasi quasi scende una lacrimuccia pensando a The Dynasty e alla Roc-A-Fella, ma in realtà la vocina da bambina ti riporta al Jay-Z papà e marito.
Poi il disco termina e ricomincia in un piacevole loop.
In conclusione Magna Carta Holy Grail è di sicuro un bel disco con beat che sono una delizia, magari potevamo volere anche qualcosa di più visto l’hype o forse no.
Se azzardiamo un voto un 7 ci sta tutto mentre un 110 e lode va per l’aspetto marketing del quale si continuerà a parlare anche in futuro.
Sorge, comunque una domanda: il 2013 si combatte con le note o con il marketing?
Mentre ci pensiamo tutti, lo scrivente torna ad ascoltare MCHG per la quarta volta di fila.
─ Fabrizio Brarez Barachino
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