Con ogni probabilità, è così che Kanye ogni mattina si vede allo specchio appena sveglio. Per il video di Black Skinhead, rilasciato poche ore fa, il primo della Yeezus era, piuttosto che apparire di persona e rischiare di sembrare poco incazzato, Kanye ha preferito farsi sostituire da una versione di se stesso in 3D, spropositatamente muscolosa, senza alcuna ragione, e naturalmente più agile nei movimenti di quanto in realtà lui sia. Questo pupazzo un po’ seapunk un po’ protagonista di un porno movie animato è reso protagonista della clip sbattendosi senza scopo su campo nero, assecondato da poche e povere accortezze grafiche. Una roba davvero fiacca che proprio non modifica il mio umore rispetto alla Yeezus era, percepisco ancora approssimazione, quell’approssimazione che lui vuole far passare come menefreghismo nei confronti del sistema che tutti i teenager pro-marx-oggi-pranzo-al-mcdonald combattono da generazioni, ma che per me resta approssimazione come da dizionario. D’altro canto, il singolo in sé, Black Skinhead, prodotto dai Daft Punk, corposo, autoritario e con sapore da White Stripes, è pur sempre un gran bell’esempio di quanto invece Yeezus in sé sia un lavoro discografico prodotto in aria d’eccellenza con la maniacalità a cui Kanye ci ha abituati.