Il Nextech Festival, manifestazione nata grazie al lavoro di Music Concertus e Decibel Eventi, arriva alle porte della settima edizione svilluppando un percorso nuovo ed innovativo. La ricerca delle sonorità elettroniche d’avanguardia e lo sviluppo delle arti digitali in tutte le loro forme sono il fulcro attorno cui si sviluppa e forma l’evento fiorentino.
Riuscire a creare un mood unico derivante dall’ascolto attento dei live della tre giorni, collegandoli strettamente con i luoghi e le realtà all’interno delle quali si svolgono i differenti eventi, è uno dei principali obiettivi del Nextech 2013. Intento complesso ed ambizioso, unire in un momento unico, la storia dei luoghi del capoluogo toscano con le sonorità più innovative provenienti dal territorio europeo ed italiano. Coinvolgere la città, renderla non solo palcoscenico dei vari spettacoli, ma vero e proprio punto di incontro e sviluppo di una consciousness digitale è il fine primo ed ultimo dell’edizione di quest’anno.
Non capita spesso di poter fruire dei seti di artisti come Raime, Mount Kimbie, Chinese Man, Dave Clarke, Nina Kraviz Dvs1 e Len Faki, all’ interno di cornici suggestive ed uniche come la Sala Vanni, il Viper Theatre, l’Odeon Cinehall o la Fortezza da Basso. Una serie di spazi in cui passato e futuro si fondono creando un momento di condivisione ed ascolto di assoluto interesse.
Particolarmente attesi sono i set di delle due realtà britanniche; Raime e Mount Kimbie, rappresentano quanto di meglio si possa trovare al momento nel panorama delle sonorità elettroniche. I primi, dopo la partecipazione al Sonar 2013 ed a numerosi altri festival europei, sbarcano a Firenze per portare nella città toscana il loro set, fortemente incentrato sulla bellezza fotografica dei visual che fanno da sfondo visivo a tappeti sonori dal suond grigio ed ipnotico. I Mount Kimbie, invece, tornano nuovamente in Italia forti del successo e dei feedback più che positivi del loro ultimo lavoro, Cold Spring Faultless Youth.
Il festival, quindi, muovendosi tra le atmosfere buie ed eteree dei due progetti inglesi, per arrivare alle vibrazioni da dancefloor di Dave Clarke e Nina Kraviz, si propone di analizzare le nuove tendenze del panorama elettronico globale, portando Firenze ad essere, per tre giorni almeno, centro della ricerca su quel panorama ampio e complesso delle arti digitali.