«La tecnologia in sé non è né buona né cattiva, dipende da come la usi. Il nostro lavoro creativo in questo caso equivale a dire: “Prendo questo pezzo di metallo che rappresenta il nostro istinto di ucciderci l’un l’altro e lo trasformo in uno strumento musicale, il più importante mezzo di comunicazione nel pianeta”»
Questa l’idea di fondo del progetto “Disarm”, capitanato dallo scultore messicano Pedro Reyes.
Pistole e fucili diventano bassi, chitarre e flauti: uno strumento di distruzione diventa d’un tratto medium di creazione.
È questo un messaggio dalla portata morale imponente (oserei dire “disarmante”) ed è bello anche solo immaginare come la morte possa essere sconfitta così facilmente, per di più attraverso la musica.
Il mondo è un posto più felice oggi.