Facciamo che vi ricordo ancora una volta ancora più fortemente questo nome. Mi ci faccio un cd vergine e ci metto il nome sopra Bxp e mi segno anche il titolo dell’ep ItaloAcid Ep. Me lo segno e mi tengo il cd in tasca e quando vado a ballare in uno di questi noti club per sentire lo stesso special guest dj in esclusiva per l’Italia 7 volte in un anno (ma sempre in esclusiva per l’Italia sia chiaro) gli faccio sentire il tre tracce di Mameli Carlo in arte Bxp. Così magari oltre a la notte di Asterix, dove è resident, riesco a sentirlo anche da qualche altra parte. E magari convinco anche qualche promoter che in Itaglia (scritto così in questo modo, come lo scrivono e interpretano taluni tra promoter e management) abbiamo altre eccellenze oltre a eat Italy, il pecorino di Fossa e il Lardo di Colonnata. Abbiamom infatti, anche dei produttori con le palle fumanti (non c’è bisogno di un elenco, basta cercarli). Produttori capaci di interpretare materie difficili come alcune macchine Roland e generi in ripescaggio come l’acid house. Il tre tracce di Bxp ne è la riprova, noi “Itagliani” sappiamo fare musica da ballo e la sappiamo fare bene; Italoacid (con un giro in alternanza tra acid e primi lavori Kompakt, idea eccezionale), Italomove e il remix di Fobia sono tracce per un dancefloor europeo che devono assolutamente imporsi ed essere imposte per non cadere nella deep per forza, per non cadere nella noia per forza, per non cadere nello sbadiglio per forza. I Pezzi li abbiamo, suoniamoli, basterebbe questo.