In tempi di uscite discografiche già vecchie prima ancora di raggiungere la data ufficiale d´uscita sul mercato, un disco come “Isle Of Magic” dei Mop Mop rappresenta un po’ l´eccezione che conferma la regola. Come ci ha confermato in questa intervista anche il fondatore del gruppo Andrea Benini, questo è un disco fatto per durare nel tempo ed é anche per questo che si sta imponendo sulla lunga distanza, attirando l´attenzione di pubblico, critica e di taste-makers d´eccezione, uno fra tutti il guru musicale britannico Gilles Peterson. Con Andrea abbiamo parlato della sua carriera di musicista, della sua vita a Berlino, dei Mop Mop in studio e sul palco e di collaborazioni prestigiose.
Ci racconti qualcosa del tuo background musicale e soprattutto come sei arrivato a vivere stabilmente a Berlino?
Mi sono avvicinato alla musica quando ero molto giovane. Ho iniziato a suonare la chitarra verso i 12 anni. Poi ho iniziato gli studi di batteria verso i 14. Suonavo con delle band locali e solo verso i 17 anni mi sono avvicinato al jazz, alla musica improvvisata e alla Black Music.
Per un paio di anni ho lavorato anche come giornalista per la rivista di settore “Percussioni”.
Nel 1997 mi sono trasferito a Bologna (dove ho vissuto per circa 10 anni) per frequentare il corso di musicologia al DAMS seguendo prevalentemente i corsi di Civiltà Musicale Afro Americana e Storia Della Musica Moderna e Contemporanea con Il professore Giampiero Cane. Negli stessi anni oltre all’amore verso il Jazz e la musica organica ho iniziato ad interessarmi alla Club music e musica elettronica. Cercavo una formula per miscelare queste due realtà musicali. Nel 2008 ho deciso di provare l’avventura a Berlino e mi sono trasferito nella capitale tedesca dove vivo tutt’ora.
Ci vorresti descrivere la vita a Berlino dal tuo punto di vista? Esiste una scena musicale al di fuori degli universalmente noti Berghain, Panorama Bar, Tresor e della musica Techno 24 ore al giorno 7 giorni su 7?
Berlino è una città piuttosto interessante e multietnica. Ti permette di sperimentare e al contempo vivere senza troppa angoscia o immerso nel caos e frenesia come accade in altre metropoli Europee. Dal punto di vista artistico è un ottimo perno per la produzione e sviluppo di idee. Non solo per i costi non eccessivamente elevati ma anche perché prolifica di artisti interessanti che provengono da tutto il Mondo.
Ovviamente la musica Techno o Elettronica fa da padrone qui. Ma ci sono anche tante altre realtà che non puoi scoprire se sei turista per un week-end. Ancora oggi dopo 5 anni scopro delle realtà interessanti e c’è sempre qualche cosa di nuovo e divertente. Berlino è una città povera (se la paragoni a Francoforte, a Monaco o Amburgo) ma direi che la sua ricchezza sta appunto nel suo essere multietnica e sperimentatrice.
Anche se le cose sono cambiate ultimamente per il fatto che stanno arrivando tantissime persone e la città non riesce più a contenerle e i prezzi (soprattutto per affittare una casa) stanno aumentando in modo esponenziale.
Ci racconteresti come è nato il progetto Mop Mop?
Il progetto Mop Mop nasce a Bologna nel 2000 (anche se inizialmente aveva un altro nome) insieme ad Alex Trebo al piano, Pasquale Mirra al vibrafono, Salvatore Lauriola al contrabbasso e successivamente Guglielmo Pagnozzi al sax e Danilo Mineo alle percussioni.
Suonavamo Jazz ogni giorno per strada, nei bar, nei locali. Ovunque. é stato un bellissimo periodo.
Nel 2003 registriamo il primo album “The 11th Pill” (che uscirà nel 2005). Album che riceve molti consensi positivi nella scena dancefloor Jazz internazionale. (disco “fortunato” anche perchè il regista Woody Allen sceglie il brano “Three Times Bossa” per il suo film “To Rome With Love”).
Successivamente l’etichetta tedesca Infracom mi mette sotto contratto e produco i due album successivi, “Kiss of Kali” e “Ritual Of the Savage”. Nel 2013 è uscito il nostro quarto album “Isle Of Magic” per Agogo Records/!K7
Diciamo che sono oltre 10 anni che abbiamo la fortuna di girare un pò in tutto il mondo ed esportare la nostra idea musicale.
Mi piacerebbe sapere qualcosa riguardo all´album “Isle Of Magic” ed alla sua realizzazione?
“Isle Of Magic” rappresenta la colonna sonora di un’ isola immaginaria, popolata da musicisti che trascorrono le giornate suonando, pescando, cucinando e praticando riti Voodoo durante la notte.
L’ idea principale mi è venuta qualche anno fa quando mi trovavo nell’ isola di Marettimo nelle Egadi, in Sicilia. Essendo un’ isola molto piccola popolata da poca gente (soprattutto pescatori) non venivo distratto dalle cose “mondane”. Il disco è stato registrato tra l’Italia e la Germania utilizzando macchine analogiche degli anni 50, 60 e 70. In “Isle Of Magic” puoi trovare elementi di funk, afro, psichedelia e come diciamo noi “Voodoo Jazz”.
Il disco sta andando veramente bene. Siamo alla terza ristampa e la critica Internazionale è veramente positiva.
All´album collabora il leggendario Fred Wesley così come Anthony Joseph, un altro talento fuori dall´ordinario. Ci racconteresti come li hai incontrati e come è stato lavorare con loro?
Ascoltavo la musica di “Fred Wesley and The J.B.’s” sin da piccolo. Mi ricordo che trascorrevo ore nella mia camera ballando sul trombone funk di Fred. Ero innamorato del suo suono.
Durante la produzione di “Isle Of Magic” pensavo ad un featuring Internazionale per il disco e il nome di Wesley è venuto fuori. Anche se sembrava molto complicato all’inizio, abbiamo contattato il suo management per introdurgli il nostro progetto. Ho successivamente mandato un paio di demo che sono piaciuti a Fred. Abbiamo quindi concordato una session in studio a Berlino. Lavorare con Fred è stato molto semplice e al contempo molto bello. Sono veramente onorato di avere lavorato con una leggenda della Funk music.
Ascoltavo Anthony Joseph già da tempo e siccome stavo pre-producendo delle cose che si potevano avvicinare al suo mondo “Spoken Word” ho deciso di mandargli dei demo. Successivamente ho invitato Anthony a Berlino.
Abbiamo trascorso 5 giorni in studio e come si dice “the magic happens” sometime…e pur provenendo da mondi apparentemente molto distanti tra loro avevamo la stessa visione della musica.
Ora siamo molto legati e Anthony si è unito a noi nel live del gruppo.
L´intera formazione è già da tempo on tour. Come è stato portare il materiale di “Isle of Magic” sul palco? Quale è stata l´accoglienza del pubblico?
In realtà abbiamo deciso di portare “Isle Of Magic” dal vivo ancora prima che il disco uscisse. Volevo vedere e capire la reazione del pubblico e devo dire che ho avuto delle bellissime sorprese.
La gente entra in una sorta di “Trance” naturale. Noi cerchiamo di suonare groove ostinati dove gli elementi psichedelici e improvvisativi entrano al momento “giusto”. Inoltre la mia idea è quella di emulare acusticamente con la cassa della batteria, quello che rappresenta la “kick drum” nella musica Techno e House. Dal vivo tutto viene costruito e si sviluppa mantenendo una solida cassa acustica sul tempo forte.
Devo dire che questa cosa funziona particolarmente bene anche qui a Berlino dove non in molti sono appassionati di funk, afro o groove music. Ma l’elemento della cassa porta le persone a sentire la nostra musica dal vivo come una sorta di “Techno Organica” con elementi tribali e africani.
Siete già passati anche in Italia? O ci sono ancora concerti programmati per un prossimo futuro?
Passeremo in Italia sicuramente nel 2014. Abbiamo però uno show con il Sound System il prossimo 2 Novembre alla “Latteria Molloy” a Brescia per il Musical zoo Festival.
In cosa consiste invece il “Mop Mop Soundsystem”?
Il Mop Mop Sound System rappresenta la visione più “Club” del progetto. A differenza del combo dove tutto è acustico e organico, nel sound system ci avvaliamo anche di elettronica soprattutto per quello che riguarda i beats e sintetizzatori. Dal vivo siamo un trio composto da Alex Trebo al piano elettrico e synth, Luca Spinogatti al campionatore, giradischi e samples e io alla batteria e voce.
In Novembre usciranno dei remixes di originali già contenuti in “Isle of Magic”. Ce ne vuoi parlare? Sono previste altre uscite del genere nel 2014?
L’ 11 Novembre esce “Mop Mop remixed- a tropical reconstruction* sia in formato vinile che digitale. È un singolo che contiene 3 remix di due brani, “Let I Go Feat. Anthony Joseph” e “Kamakumba”. I remix sono ad opera di Mr Raoul K, Simbad e iZem. Potete trovare maggiori informazioni sul sito Mop Mop.
Nel 2014 è prevista l’uscita di un album intero di remix di “Isle Of Magic”. Non sappiamo ancora la data esatta di uscita.
Cosa stai ascoltando in questo momento di nuovo? Ci sarebbero un paio di dischi che vorresti consigliare hai nostri lettori?
Per quello che riguarda il versante organico, Funk e Afro mi sto godendo “Hailu Mergia & His Classical Instrument” del 1985 appena ristampato su vinile da “Awesome Tapes from Africa”
Nel versante elettronico/club mi piace molto “Immunity”, il nuovo lavoro di Jon Hopkins su Domino Records. Sempre su vinile.