Was – al secolo Andrea Cherchi – è un ragazzo cagliaritano che qualcuno probabilmente aveva già notato grazie ad un Ep (After dinner) pubblicato dalla Canebagnato (etichetta che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per la scena indie/folk indipendente).
A distanza di 3 anni, nel corso dei quali Andrea ha composto canzoni ma ha anche trovato il tempo per collaborare con diversi musicisti sardi (tra i quali una nostra “vecchia conoscenza”, Hola la Poyana, che pure ha preso parte alle registrazioni del disco che vi presentiamo oggi), Was torna con un disco diverso, più pop del precedente, e secondo noi molto bello: “A new place old soon“. Pubblicato dalla storica DeAmbula Records, in uscita proprio oggi, e che abbiamo deciso di farvi introdurre dallo stesso Andrea. Per saperne di più su di lui, vi consigliamo di recuperare il podcast della scorsa settimana de Gli IndiePatici, che contiene una sua intervista.
1. IN THE SPRING è un pezzo nato e sviluppato in maniera molto naturale durante una strimpellata in casa. Quando ho trovato i due accordi che regolano le strofe ho iniziato ad abbozzare una linea melodica e le parole in the spring non riuscivo a togliermela di dosso. Così ho chiesto ad un’amica (Anna, che già mi aveva aiutato per altri testi) di sviluppare un testo che avesse quel verso come apertura. Luca (batteria) e Raffaele (baritona) hanno preso in pieno i miei intenti e il pezzo è venuto tirato come volevo.
2. Per FALLEN STARS avevo in mente una pezzo che avesse una struttura con dei cambi abbastanza marcati. Mi sono divertito molto ad aggiungere le parti di chitarra elettrica che completano gli spazi non cantati delle strofe.
Ho chiesto a Simone (che in questo pezzo ha suonato la batteria) di fare una parte scarna, con pochi colpi ed un po’ sgangherata. La chiusura è parte di una registrazione casalinga molto vecchia.
3. UNDER A FULL MOON è nata dopo aver sentito una bellissima canzone di un amico, Mirco, al quale ho chiesto poi di inserire parti di chitarra elettrica. In un certo senso ho preso ispirazione da quella canzone.
Nella seconda strofa c’è un mellotron, strumento che adoro e che avevo in mente da sempre in quel punto del pezzo.
Risentendola avrei voluto cantarla in maniera diversa.
4. COLD SONG è molto vecchia, risale forse al periodo di after dinner. Ho continuato a suonarla ai concerti e tra una cosa e l’altra me la sono trascinata fino ad oggi. Ha una struttura semplicissima che ha permesso un arrangiamento molto “libero”.
Ho suonato anche un glokenspiele, una diamonica e dei campanellini. Raffaele ha suonato una baritona tremolata azzeccatissima.
5. ALPACA è nata per gioco, ho suonato di getto gli accordi iniziali con l’idea di fare una canzone pop. Infatti ha una struttura molto pop, credo. E’ la canzone più “ricca” del disco. Mi piace come l’abbiamo sviluppata e mi piacciono gli arrangiamenti, fondamentali.
6. PAVESE è una registrazione casalinga vecchia, fatta di getto e utilizzando parte di una poesia di Cesare Pavese che trovavo molto musicale. Decisamente il pezzo più allegro del disco.
7. PLASTIC MAN è la canzone più movimentata del disco. Inizialmente non avevo ben chiaro come volerla sviluppare. Anche ora non so bene cosa sia, però mi piace come è venuta. E’ stato divertente svilupparla in studio.
8. IN A CLOUD è una canzone piuttosto vecchia. Già la suonavo ai concerti con Raffaele. Mi piacciono tantissimo le parti di baritono che ha inserito per arrangiare il pezzo. Sono fondamentali. Simone ha pensato bene di rumorizzare e creare un po’ d’ambiente sulla canzone, con varie percussioni e suoni vari.
9. SLEEPING BATS è la canzone più lenta del disco. Sono molto soddisfatto di come sia venuta, mi sono divertito molto a registrarla e arrangiarla con le pianole e le chitarre elettriche. Da subito avevo pensato di chiedere a Sara di cantarla. Mi piace tantissimo la sua voce. Così l’abbiamo provata ed ha aggiunto una linea melodica che armonizza la mia nelle seconda strofa.
La chiusura è un’altra registrazione casalinga che racchiude bene la sensazione che l’intero pezzo mi trasmetteva.