Nascere sorella di Beyoncé non deve essere tutto rosa e fiori. Oltre ad avere un eterno complesso di inferiorità che va dall’entità del conto in banca al numero di follower su Instagram, devi passare tutta la vita a rispondere a domande del tipo ”ma-ti-chiami-Knowles-come-quella-Knowles?”. E alla centesima volta o ammazzi lui o t’ammazzi te.
Per fortuna, nella sopracitata famiglia Knowles, il talento è di casa e alle hit da stadio la più discreta Solange risponde fondando un’etichetta piccola, nuova ed estremamente colta. Si chiama Saint Records e al momento ha all’attivo una sola compilation, Saint Heron (non sbagliate a scriverla con una i in mezzo): un compendio pregiatissimo di tutta la musica Black, R’n’B, Broken Beat e Soul-oriented in circolazione nei sottoscala americani. La raccolta si apre con Lockup, meravigliosa traccia firmata dal duo Los Angeles-based BC Kingdom, al loro debutto sulle scena elettronica. Una voce calda si stende su un tappeto di percussioni morbide e soffuse che introducono in un continuum sonoro la seconda artista in lista, Jade De La Fluer. Jaded comincia con un sample di Janis Joplin, It’s Sad, So Sad To Be Alone, e ne riprende tutta la malinconia lirica e melodica grazie al rullante che scandisce l’intero brano. Dolcezza che ritroviamo anche nella mia favorita, Bank Head, ad opera di Kelela su base del bravissimo Kingdom, l’unico DJ capace di droppare i propri pezzi durante i suoi stessi set senza risultare autoreferenziale e narciso, ma facendo cadere il pubblico ai suoi piedi (vedere la versione live di Bank Head in Boiler Room). Iman Omari ci regala Energy, un piccolo tesoro di R’n’B alla vecchia maniera reso speciale dal timbro vocale caustico e dall’aggiunta da un mood da calda Africa centrale. Sampha e Cassie sono le due punte di diamante della raccolta: il primo si candida ad essere una delle voci più promettenti della realtà UK da quando è stato lanciato come vocalist da SBTRKT, la seconda è un lanciatissimo volto della black music a stelle e strisce. Una ad una vengono snocciolate piccole gemme da 3 minuti, ci si inerpica in padiglioni elettronici riscaldati da temperature tiepide e carezzevoli che ti fanno venire voglia di una tisana calda, di un coperta di lana e di un abbraccio sincero.
Jhene Aiko e Solange hanno il compito della quadratura del cerchio: esiste un’evoluzione dell’R&B capace di intersecarsi col soundscape contemporaneo? Assolutamente sì, e la gioventù esordiente contenuta in questo affascinante lavoro sintetizza alla perfezione questo incontro.