A piccoli passi i ragazzi del Fusolab si sono avvicinati ed hanno portato a casa un’edizione del Tone Control coi fiocchi, user friendly, con prezzi bassi di ingresso e al banco e con un cast artistico di tutto rispetto. Le scalette dei due giorni sembrano immergerti in un formato giornata compresso in 4h. Si parte col risveglio affidato al live di Sun Glitters con alla voce Sara dei Diverting Duo venerdì e ad Indian Wells sabato. I suoni sono onirici e rarefatti, cullando l’ascoltatore e traghettandolo fino al risveglio vero e proprio affidato rispettivamente ai Walls e a Larry Gus. Alessio Natalizia e Sam Willis, bassline elettroniche, arpeggi e un live set solidissimo. Il giorno dopo tocca a Panagiotis Melidis, un passato da ingegnere ed un futuro da ballerino. Nel mezzo del cammin, musica e set come quelli di sabato: mash up di generi, dall’hip hop al free-jazz anni 60. Se non t’è chiara l’importanza dei samples, ci pensa lui a spiegarti il concetto. Pura vita. Come il continuo della tua giornata mentale concentrata in una notte, dopo il risveglio e la parte centrale, arriva quella finale, il clubbing vero e proprio, con la classe di Luminodisco a farti muovere il piede il venerdì e Balearic Gabba Sound System, un caleidoscopio di generi dalla sua, pronto a sfoderarli per coinvolgerti sul dancefloor. E così anche la tua giornata compressa volge al termine e dei due giorni ti resta un ottimo ricordo che siamo pronti a rinfrescare attraverso le foto di Flavia, tenendo ben a mente che se è vero che un’emozione non si prova, si indossa direttamente, è anche vero che un festival così è meglio viverselo che farselo raccontare.