Facciamo che vi dico prima quelli che non apprezzeranno sto disco: in ordine più o meno sparso non lo “likeranno” quelli che si scopano le tipe che si presentano in gambaletto color carne, talvolta anche bronzo. Non lo capiranno nemmeno quelli che dicono che la ganja autoctona calabrese è buonissima e vale un’Acapulco gold o una blueberry “ridarella”. Non lo capiranno perché non conoscono qualità, ma solo “vulgaris” quantità, e non piacerà nemmeno a quelli che seguono una moda distratta dove in macchina il cd dei Daft Punk è nella custodia dei Negramaro e dove quello dei Negramaro è nella custodia dei The National mentre quello dei The National è nella custodia di Ligabue perché Ligabue va imparato a memoria subito. Non lo capiranno quelli che sono hipster e, obbligati dalla fidanzata, vanno a Stoccolma a far due foto vestiti da veri hipster. E infine non lo capiranno nemmeno quelli che Bologna non è più la stessa, Milano non è più come una volta, Roma troppo out e il Branca ora fa schifo, il Tunnel è cambiato e via andare. Questo disco deride tutto questo, è un lavoro pensato e ideato per i Tommy Vercetti di tutto il globo, con una certa disponibilità di passera signori, gente dalla camicia hawaiana sempre pronta, calzini fluo e Bape ai piedi, gente che ha un funk in andamento big babol (all’uva s’intende, chiaro?) e blunt da un grammo alle 10:00. Un grazie al signore e al dio pagano della passera che proprio a Natale regala loro un disco sporcaccione, un lavoro da Scannatoio che altro che teen su Brazzers. Un disco anche per donne? Chiaro che sì, ovvio che sì, donne in intimo La perla e scarpa Louboutin alle 9:00, baciate dal sole oltre che dallo stile. Snoop (chiamatelo Snoop, Snoopzilla, Snoop lion, sempre il re mida Snoop rimane) e Dam-funk sono il top e regalano il top: un denso cashmere al profumo di erba e mandarino pronto per nottate importanti, per conquiste che tuonano. Altro che sexy toys, altro che gel lubrificante da gioco, 7 giorni amici, ma di funk vero. E quando vi riprendete scrivete allo zio Mirko e ditegli com’è stato.