Pensa al maxischermo del cinema, è grande come l’orizzonte davanti ai tuoi occhi mentre sgranocchi popcorn. Si apre la scena con il profilo di lei che guarda fuori dalla finestra del grattacielo di vetro che affaccia sulla città, con le strade e le persone e le loro vite dentro come un immenso acquario.
Sulla pelle di lei la luce azzurrata crea uno splendido riflesso, quasi glicine, o forse viola.
Immagina di fermare l’immagine del film che scorre, catturarne ad uno ad uno i colori che sembrano tasselli di un mosaico sullo sfondo bianco del telo da proiezione. È questo quello che fa Movies In Color: sceglie un momento, il fermo immagine della scena in un film e lo traduce riconoscendo e isolando i colori che compongono l’immagine, una roba da cinefili incalliti, da chimici della pellicola da nostalgici dell’attimo…