Consueto post in cui vi diciamo chi ha vinto e vi facciamo vedere i video delle performances. Ma, visto che c’era LA PERFORMANCE, vi pare che non le spendiamo due parole? Quindi, prima riflessione, poi video (pochi perché quest’anno non ci interessava molto altro).
Sì ok, i Grammy, come siamo mainstream, però ragazzi, i Grammy sono i Grammy, hanno un peso specifico che non è certo quello della paglia. I Grammy sono una cosa che ti fa entrare nella storia. Ora, potremmo tergiversare su quanto alcuni parametri della musica elettronica possano e debbano rimanere lontani dal concetto di entrare nella storia, ma quando tu produci un disco come RAM, non mi stancherò mai di ripeterlo, “Random Access Memories” non è un disco facile né al primo ascolto né all’ultimo, con il dichiarato intento di portare questa musica sia nei club più importanti che nei paesini di provincia un po’ come fecero i Beatles o i Queen, bene allora i Grammy Awards diventano un traguardo, un obiettivo, un compimento finale dell’opera.
Eco perché di là dalla passione personale (eh capirai questo non parlerà mai male dei Daft Punk guardagli il braccio tanto per dire eh) mi sono fatto nottata con febbre per vedere i due robot suonare live il loro trionfo. E che dire, le immagini qui sotto parlano da sole nel bene e nel male. Sì perché c’è anche del male: guardate il live, la sua impostazione, la consolle di uno studio di registrazione in sostituzione della storica piramide, il vetro protettivo che li distacca da quel palco su cui spadroneggiano Nile Rodgers, il capitano dello stile Pharrell Williams e sua maestà Stevie Wonder. E allora il male dov’è? Il male sta nel fatto che questa è l’ unica dimensione live con cui si può pensare di portare in giro RAM e quindi mi scende una lacrima di concretezza, perché risulta francamente difficile pensare di vedere un tour lungo, lunghissimo che oltre ai Daft preveda Nile Rodgers e Mr “non sto fermo un attimo” Pharrell. Siccome i sogni non costano nulla, ma anzi, sono francamente a buon prezzo, io continuo a sognare magnificamente mentre con gli occhi parte un diluvio di emozioni mentre sento “Get Lucky” e vedo una forsennata Yoko Ono (mi fai sesso, ancora, anche cosi baby) Beyoncé top come il solito, sir Paul o uno che gli somiglia groovare anche lui con piacere sotto le note di un mashup che oltre a Get Lucky comprende anche “Freak Out” e “Anothe Star”. Il risultato è perfetto, tutto candido, tutto bianco, come i nuovi stratosferici elmetti.
Altra performance degna di nota:
Beyoncé & Jay Z
HIGHLIGHT DELLA PERFORMANCE
[spoiler title=”VINCITORI” open=”0″ style=”1″]
Best Engineered Album, Non-Classical: Daft Punk, Random Access Memories
Best Remixed Recording, Non-Classical: Cedric Gervais Remix – Lana Del Rey, ‘Summertime Sadness’
Best Compilation Soundtrack for Visual Media: Dave Grohl & Various Artists, Sound City: Real to Reel
Best Song Written for Visual Media: Adele, ‘Skyfall’
Best Dance Recording: Zedd, ‘Clarity’ feat. Foxes
Best Dance/Electronica Album: Daft Punk, Random Access Memories
Best Rap Performance: Macklemore & Ryan Lewis featuring Wanz, ‘Thrift Shop’
Best Rap Song: Macklemore & Ryan Lewis, ‘Thrift Shop’
Best Rap Album: Macklemore & Ryan Lewis, The Heist
Best R&B Performance: Snarky Puppy with Lalah Hathaway, ‘Something’
Best Traditional R&B Performance Gary Clark, Jr. ‘Please Come Home’
Best R&B Song: Justin Timberlake, ‘Pusher Love Girl’
Best Urban Contemporary Album: Rihanna, Unapologetic
Best R&B Album: Alicia Keys, Girl On Fire
Best Music Video: David Fincher – Justin Timberlake, ‘Suit & Tie’
Best Music Film: Jonas Akerlund – Paul McCartney, Live Kisses
Best Rock Performance: Imagine Dragon, ‘Radioactive’
Best Metal Performance: Black Sabbath, ‘God Is Dead?’
Best Rock Album: Led Zeppelin, Celebration Day
Best Alternative Music Album: Vampire Weekend, Modern Vampires of the City
Producer of the Year, Non-Classical: Pharrell Williams
Best New Artist: Macklemore & Ryan Lewis
Best Pop Duo/Group Performance: Daft Punk, ‘Get Lucky’
Best Rock Song: Fake Nirvana, ‘Cut Me Some Slack’
Best Pop Solo Performance: Lorde, ‘Royals’
Best Rap/Sung Collaboration: Jay Z & Justin Timberlake, ‘Holy Grail’
Best Pop Vocal Album: Bruno Mars, Unorthodox Jukebox
Song of the Year: Lorde, ‘Royals’
Record of the Year: Daft Punk, ‘Get Lucky’
Album of the Year: Daft Punk, Random Access Memories[/spoiler]
SPOILER:
Macklemore ha vinto il premio come best rap album.