Segnati la data, il 7 aprile esce un nuovo EP (ovviamente su Warp) a firma Squarepusher e, molto probabilmente, sarà qualcosa di mai visto prima. Grazie alla collaborazione tra quel matto di Thomas Jenkinson ed una squadra di ingegneri robotici giapponesi prende vita questo Z-Machines ep: un lavoro che nasce dalla fusione delle capacità compositive del producer gallese e l’iterazione di macchine create appositamente dal team nipponico.
Un nuovo approccio alla composizione musicale in cui le macchine giocano un ruolo fondamentale, un chitarrista con 78 dita o un batterista dotato di 22 braccia contribuiscono alla formazione del sound di Squarepusher, oltre che di una serie importante di artisti provenienti dalla terra del Sol Levante.
Thomas, sostiene di aver cercato di rispondere alla domanda riguardante la possibilità o meno da parte delle macchine di riuscire a suonare musica che avesse comunque un impegno emozionale. Nel video qui sotto potrete farvi un’idea del risultato e vedere se le macchine sono riuscite a riportare in musica le emozioni che spesso sono frutto dell’attività umana.