Torniamo a viaggiare in Europa per parlare di un progetto insolito.
Molti di voi probabilmente non sapranno di chi stiamo parlando. Nach è forse il rapper più importante e tra i più popolari in Spagna e negli anni è diventato molto popolare anche in America Latina. Nato ad Alicante, si è fatto un nome con i primi tape negli anni 90 sotto lo pseudonimo di Nach Scratch (pronunciato rigorosamente alla spagnola “escratch”) per poi firmare con la Universal e arrivare al successo con un pezzo, che ai tempi diventò virale anche qui in Italia attraverso Youtube, nel quale reppa utilizzando in tre blocchi distinti le vocali A – E – O, un classico dell’hip hop a tutti gli effetti.
Rapper dalle tematiche importanti, già 10 anni fa si scagliava contro le discriminazioni di ogni tipo e parlava nei suoi testi di omosessualità pur essendo rispettato dalla scena e dai suoi fan. Molto prima di Macklemore e del buonismo del rap dei nostri giorni.
Il prossimo 25 febbraio verrà pubblicato il suo sesto album ufficiale che è un progetto che ha poco a che fare con il rap e con i suoi precedenti lavori, oppure no?
Los Viajes Inmóviles (I Viaggi Immobili) dimostra la multidisciplinarietà di Nach che per la prima volta si lascia alle spalle il boom-cha per registrare un disco nello stile dello Slam Poetry, attraverso la poesia orale interpretata. Accompagnato tra gli altri dai fiati, i violini, dal fedele pianista Moises P. Sanchez, dall’attore Asier Exeandía, dai ritmi jazz e dalla musica da camera.
Sarà un lavoro che molti considereranno pretenzioso ma che rappresenta un momento focale nella carriera di Nach, volto a dimostrare ancora una volta la propria polivalenza creativa, attraverso la sua più volte decantata passione per la poesia.
Nach è una scoperta da fare, e qualora non vi convinca il suo nuovo album c’è una discografia importante a parlare per lui che gli amanti della scrittura, del rap e non solo, potrebbero apprezzare per non dimenticare mai più il suo nome.