Nuovo appuntamento con la rubrica delle etichette discografiche approvate da Shaq in versione speciale. Infatti, in occasione della sua data italiana di Venerdi 14 Marzo al Biko di Milano organizzata dai ragazzi di Well Founded, abbiamo pensato bene di raggiungere ed intervistare Alexander Nut, fondatore della premiata Eglo Records. A lui la parola!
Versione italiana (Leggi qui la versione inglese)
All´interno del booklet allegato alla compilation “Eglo Records Vol. 1” tu racconti di come nel 2009 hai raccolto i tuoi risparmi e quelli di Sam Shepherd per dare alle stampe il suo primo disco con lo pseudonimo di Floating Points. Avevi l’impressione di essere già sulla strada giusta? Pensi che nel 2014 sarebbe ancora possibile vendere tutte le copie stampate, come in effetti successe allora?
Non penso che ai tempi avessimo qualsiasi tipo di aspettativa, pensavamo solo che fosse la cosa giusta da fare. Avevamo entrambi una grossa passione per la musica, ed inoltre sapevo che c’era già un certo interesse verso la musica di Sam. Non è che ci sentissimo sotto particolare stress. Era solo un esperimento. Ma sicuramente sapevo di aver trovato qualcosa di speciale la prima volta in cui ascoltai la sua musica, era eccezionale. Non so se lo stesso risultato sarebbe più difficile da raggiungere nel 2014, è impossibile rispondere… so però che sarebbe stato molto più facile nel 1998! Ma non esistono ancora le macchine del tempo, per cui non mi preoccupo della cosa.
Visto l’attaccamento che la vostra label ha verso il medium analogico, dunque il disco in vinile, vedi le labels digitali come una maledizione o una benedizione?
In sé per sé il medium digitale è una benedizione, sono le corporazioni e le compagnie che ne controllano il traffico che rendono le cose difficili: lo streaming, i prezzi del download, la spartizione degli utili delle vendite etc. Comunque, si, è ovvio che l’analogico è infinitamente meglio ed anche più divertente per tutti. Ma viviamo in un era di convenienza, per cui devo adattarmici quando il caso lo ritiene necessario. La cosa più importante è che un grosso numero di persone entri a contatto con la musica, che è sempre una buona cosa.
Parlando sempre a proposito di vinile, quali sono, nel Regno Unito o in giro per il mondo, i tuoi negozi di dischi preferiti?
Amo Sounds Of The Universe in Soho, anche Phonica a London e Boomkat online. Ma I miei preferiti sono i negozi di dischi di seconda mano, specialmente Music and Vinyl Exchanges a Soho, Notting Hill e Manchester.
Avete dato recentemente alle stampe un EP prodotto da Dego e Kaidi Tatham, due pionieri della scena britannica. Vedi la tua label come un erede di quel tipo di suono e di attitudine?
Loro sono stati sicuramente una grande influenza, sia musicalmente che come forza ispiratrice nel perseguire e portare uno stile personale. Siamo i discendenti di ciò che loro hanno prodotto per cui essere in grado di lavorare con loro e poter pubblicare la loro musica è un sogno che si è avverato.
Qui a DLSO siamo grandi fans di Fatima. Ci puoi raccontare qualcosa del suo album di prossima uscita?
Ti posso dire che il suono è incredibile, sono cosi orgoglioso di poter pubblicare un disco di tale qualità e profondità. Uscirà a Maggio, lo ascolterete molto presto… si intitola “Yellow Memories”.
Ci puoi dire qualcosa a proposito dei nuovi artisti messi sotto contratto e delle uscite per il 2014?
Abbiamo un nuovo artista di Melbourne, Australia, chiamato Kirkis. È un bassista ed ha una band fighissima, sul genere di Herbie Hancock, George Duke, Frank Zappa, ma in uno stile contemporaneo… Sta per arrivare ed ha un suono incredibile. In uscita c’è anche un album per Shafiq Husayn di SA-RA Creative Partners, che vede all’interno alcuni ospiti eccezionali. Posso anche confermare che c’è della nuova musica di Floating Points in arrivo… Avremo molto da fare quest’anno!
L’ultima domanda: fra pochi giorni suonerai in Italia. Che tipo di set devono aspettarsi i nostri lettori?
Mi piace sempre adottare uno stile libero per i miei set, aspettatevi dunque l’inaspettato. Mi lascio trasportare dall’umore della sala perciò qualunque sia la direzione che adotterò, sarà dove è giusto andare. Ci saranno comunque House, Afrobeat, Hi-life, Jazz, Funk, Disco, Hip Hop, Soul, forse anche un po di Juke e fFootwork, chi lo sa! Già non vedo l’ora.
Versione inglese
In the compilation “Eglo Records Vol. 1”´s booklet you tell how, in 2009, you and Sam Shepherd collected your money in order to release his first record as Floating Points. Did you feel like you were on something when you decided to do it? Do you think that in 2014 it would be harder to selling out all the copies you pressed, as you actually did back then?
I don’t think we had any expectations at the time, we just did it because it felt right. We both felt passionately about the music, and knew there was already interest in Sam’s music. So I guess we weren’t really stressed out it. It was just an experiment. I knew he was on to something from the first time i ever heard his music, it stood out.
I don’t know if it would be any harder in 2014, that would be impossible for me to answer… but I do know it would have been a lot easier in 1998! But we don’t have time machines yet, so I ain’t worried about that.
Since your attachement as a label to the analog medium i.e. vinyl, do you see the digital labels business as a curse or a blessing?
Digital as a medium is a blessing, but it´s the corporations and companies that control the currency of the digital format that are making it hard. Streaming, download prices and splits etc. But yes, obviously analog is always infinitely better and more fun for everyone. However we live in an age of convenience, so I have to stay tuned in when necessary. It’s how a lot of people engage with music, which is ultimately a good thing.
Talking about vinyl, which are your favourite record shops, in UK or around the world?
I love Sounds Of The Universe in Soho, also Phonica in London and Boomkat online too. But my favourite shops are second hand stores, especially the Music and Vinyl Exchanges in Soho, Notting Hill and Manchester.
You recently released an EP by Dego and Kaidi Tatham, two pioneers of the U.K. scene. Do you see your label as a sort of heir of that kind of sound and attitude?
They’ve definitely been a massive influence, both musically and as an inspiration as far as having your own style and movement going on. We are the offspring to a lot of what they created, so to be able to work with them both and release their music is a dream come true.
Here at DLSO we are big fans of Fatima. Can you tell us something about her forthcoming album?
I can tell you that it sounds incredible, I´m so proud to be able to put out a record of such quality and depth. It’ll be out in May, you will hear it very soon… It’s called ‘Yellow Memories’.
Can you tell us something about your new signings and the forthcoming releases for the 2014?
We have a new signing from Melbourne, Australia called Kirkis, he’s a bass player and has a really dope band, very much on a Herbie Hancock, George Duke, Frank Zappa kind of vibe, but in a 2040 contemporary style… so that´s on its way and sounds really amazing. We also have an album coming from Shafiq Husayn of SA-RA Creative Partners, which features some amazing guests. I can confirm there also new music on the way from Floating Points too… it’s going to be a busy year!
One last question: in a few days you will play in Italy. Which kind of set our readers should expect from you?
I always like to freestyle my sets, so expect the unexpected. I go off the vibe of the room… so which ever direction the vibe takes me, thats where we’ll good, but with plenty of house, afrobeat, hi-life, jazz, funk, disco, hip hop, soul, maybe even a bit of juke and footwork, who knows! Im looking forward to it.
More info: facebook
entry 8€ + Tessera Arci
BIKO – Via Ettore Ponti 40, MI