[quote style=”2″]I Flying Vaginas sono tre: Wellworn Banana (chitarra/voce), Disappointed Kiwi (basso/voce) e Angry Pineapple (batteria). In sala prove fanno un po’ quello che gli viene, e di solito gli viene una roba un po’ indie rock e un po’ shoegaze – o almeno così dicono quelli che li ascoltano.[/quote]
Seguire un filo logico in saletta da noi non è proprio una cosa semplice a causa di disturbi dell’attenzione, iperattività, border-gremlins di passaggio e “ah-ha”. Quando abbiamo visto come funzionava questa cosa del disco raccontato abbiamo capito che non eravamo in grado, ma c’abbiamo provato lo stesso.
Ecco qua.
#1 WAKE – una volta avevo una sveglia a forma di koala che suonava “poropopporò popporò popporopò poroppopporò popporoppò – wake up! wake up!”. Questa è la sua storia.
#2 HAPPINESS AND FLOUR – quando giri per Morolo disteso dentro un furgone con i piedi al vento, non puoi che essere contento. Se hai un po’ di farina ancora meglio.
#3 STEVE BRICK AND THE PORTLAND CONCRETE – dalle nostre parti sembrano tutti usciti da un film dei fratelli cohen.
#4 HEY NOSTRADAMUS – non è manco tra i miei suoi libri preferiti, ma suonava bene.
#5 TRAINMAN GRIEF – fare il pendolare può essere un’esperienza traumatica. Fare il macchinista anche di più.
#6 DOODLE – una volta a roma termini ho visto un poliziotto che tirava giù le serrande con un manganello cantando “evvèribbadi singassòng dudaaa dudaaa, evvèribbadi singassòng dodududadè”.
#7 D.S.M. [DON’T SAVE ME] – lasciami perdere che ho già i braccioli.