È uscito lo scorso martedì 18 Marzo, “A T O M”, secondo disco degli STRi via Synthemesc Records. Questo il loro disco raccontato accompagnato da streaming.
1) VIAGGIO#1
Inizialmente ” Viaggio#1″, “Acqua&Cenere” e “Opa” sono state concepite come un’unica colonna sonora per il cortometraggio di un nostro amico regista; poi purtroppo il progetto non è proseguito perciò abbiamo deciso di risistemare i pezzi e li abbiamo inseriti nel disco. Questo è uno dei brani più rock che abbiamo scritto, chitarre che ci ricordano gli Smashing Pumpkins e batteria incalzante e frenetica. Il viaggio inizia di notte per poi esplodere in una giornata solare con uccellini che cantano e cicale.
2) CRYSTAL
Questa è la prima canzone che abbiamo scritto quando ci siamo trasferiti a Berlino; era Settembre, ancora faceva abbastanza caldo e c’erano belle giornate. Questo clima e l’ambiente nuovo ispirò la nostra creatività in questo sound Chill caricato da queste basse molto presenti. Il testo parla di un sogno (o di un futuro) pieno di positività, già presente ma non ancora concretizzato.
3) LA NEVE TROPICALE
Il titolo riprende un vecchio brano di POP_X, “Come”, dove dice: “…in fondo al mondo della neve tropicale…”. Mi ha fatto subito venire in mente un immagine surreale di questa spiaggia tropicale, estiva, dove scendeva la neve ed era caldo. Il nostro brano nasce circa 2 anni fa poi abbiamo deciso di riprenderlo e riarrangiarlo con delle ritmiche quasi Calypso e con l’assolo di chitarra che da un tono completamente diverso alla canzone.
4) FAJITA
Questo brano l’abbiamo iniziato a comporre subito dopo aver finito le registrazioni di “Canyon”. Qui ci siamo divertiti a giocare con arpeggiatori, sintetizzatori e filtri. In questo brano gli alberi affondano le loro radici nel cielo e le vibrazioni della musica assieme la chitarra, che dondola come le onde del mare, ci portano a scomparire per diventare un tutt’uno con la natura.
5) PIGIAMA
Abbiamo composto prima la parte finale del brano, ci è venuta fuori in un giorno solo. Sentivamo però che era solo la fine di un pezzo, l’esplosione e il culmine del brano. Quindi abbiamo cercato di materializzare l’idea che avevamo in testa, con non poca fatica oltretutto! Alla fine sentivamo che questo riff di chitarra malinconico e nostalgico doveva galleggiare in se stesso quindi non lo abbiamo accompagnato con una ritmica in modo che la parte finale risultasse ancora pi esplosiva.
6) ACQUA&CENERE
Questo è un po’ il brano che spezza l’album, una sorta di interludio; inizia con questi suoni immersi nell’acqua, ovattati e dilatati per poi cambiare in una ritmica Trip-Hop e finire con una cascata di Big Muff e synth graffianti.
7) SALVIA
Questo pezzo nasce subito dopo aver ascoltato un brano dei Dual Shaman “Sun Opener”. Mi piacevano i suoni puliti e curati della Techno-Minimal accompagnati da questa melodia trasportante.
Il brano ha infatti un groove dritto ma frenetico ammorbidito dal suono etereo delle chitarre. Il finale ti scaraventa nello spazio a una velocità pazzesca per poi lasciarti vagare nel vuoto dell’universo. Un film che mi piace collegare al finale questo brano è Blade Runner.
8) DENTI
Inizialmente questo brano non doveva appartenere all’album, era una sperimentazione che stavamo affrontando. Faceva parte di una sessione di circa 6 brani Tech-house non destinati necessariamente al pubblico, una sorta di allenamento alla composizione elettronica. Infatti a differenza degli altri brani non ci sono voci e chitarre ma solo synth e campioni.”Denti” era l’unico che avesse delle affinità col progetto STRi e quindi abbiamo deciso di inserirlo nell’album.
9) ESTELLE
Dal primo momento in cui abbiamo abbozzato “Estelle” ci rimandava sempre ai Chemical Brothers, forse per la melodia esotica e ipnotica! Un’altra influenza molto caratterizzante è nel break, dove la chitarra inizia a cambiare gli accordi e crea un’atmosfera cupa e carica di energia alla Nine Inch Nails.
10) OPA
In questa traccia abbiamo quasi totalmente abbandonato i sintetizzatori dedicandoci completamente all’acustico. Ukulele, flauto traverso e kalimba creano un’atmosfera da pic-nic romantico che si potrebbe ritrovare in un film di Wes Anderson. Abbiamo pensato che il brano fosse la conclusione perfetta di un disco pieno di emozioni, un saluto che cerca di riportarci alla realtà.