Il prossimo 26 aprile torna il Turn Off Festival in quel di Pisa, noi Dlso supportiamo l’evento presentandovi uno degli artisti che insieme a Mosca e Dark Sky farà parte della line up dell’evento toscano. Fabio Brocato in arte Broke One non è nuovo di certo ai nostri lettori, abbiamo così deciso di approfondire la sua conoscenza ponendogli qualche domanda sul suo progetto – uno dei migliori in Italia al momento- parlando di passato e futuro. Di seguito l’intervista condita da qualche suggerimento musicale del producer lombardo:
1) Ciao Fabio, tu eri già passato sulle pagine di Dlso un po’ di tempo fa. Era il 2011 se non sbaglio e il tuo progetto cresceva a vista d’occhio. Cos’è cambiato da allora e come si è evoluto il progetto Broke One?
Posso dire che il mio suono è cambiato molto da allora. C’è anche da dire che non mi piace rimanere fossilizzato per troppo tempo su uno stile o un genere musicale specifico… Non che io disprezzi i miei vecchi lavori, sia chiaro, ma penso di essere cresciuto molto e sicuramente lo si può notare ascoltando la mia ultima release (Lovefool / Roy Batty).
2) Hai partecipato alla Red Bull Music Academy poco dopo quella chiacchierata; che esperienza è stata e quanto ha cambiato il tuo approccio alla produzione?
Immagina la musica come un gigantesco iceberg: in superficie c’è la parte della musica che conosci, o meglio ancora che pensi di conoscere. Quello che ha fatto RBMA è stato dirmi “Oh guarda che quella è solo la punta! Sotto la situazione è molto più grande!”.
Iceberg a parte è proprio così che è andata, l’esperienza è stata illuminante sotto ogni punto di vista, non solo dal lato della produzione. Prova ad immaginare come ci si possa sentire a pranzare al tavolo con Paul Riser (senza sapere chi fosse) e poi ascoltare una sua lecture qualche minuto dopo, dove spiegava come ha arrangiato metà dei dischi della Motown Records.
3) L’ultimo ep “Lovefool/Roy Batty” hai deciso di rilasciarlo tu stesso con la formula del name your price. Come mai questa scelta e cosa ne pensi dell’attuale diffusione della musica attraverso formule come quella in questione?
Sono sempre stato a favore della “autoproduzione”. In questo caso per me è stato semplicemente un esperimento e Bandcamp era la risorsa giusta da usare come banco di prova. Inizialmente avevo pensato di dare via entrambe le tracce in free download ma ho notato che spesso molta gente tende a “snobbare” la traccia gratis, come se fosse di qualità minore rispetto a qualcosa in vendita sugli store. In ogni caso sono rimasto parecchio soddisfatto e penso che utilizzerò ancora in futuro questa formula.
4) Tra le tue influenze, anche se non si direbbe ascoltando il tuo sound, ci sono sicuramente i Boards of Canada. Anche io sono un appassionato dei BoC. Credo che Geogaddi sia uno degli album che ho ascoltato di più in vita mia, in particolare quando sono nella giusta condizione mentale. In che modo il duo scozzese ha influenzato le tue produzioni, quanto sono importanti per te?
Amo l’emotività scaturita da ogni singola traccia dei BoC. Quelle melodie, quei suoni malinconici che fanno tornare in mente vecchi ricordi di quando eravamo bambini. Non si sa bene il perché, eppure a 10 anni non avevo la più pallida idea di chi fossero i BoC. Sicuramente sono molto importanti per me e nelle mie prossime release potrebbe essere più evidente la loro influenza… Opsino, spoiler?
5) Quali sono le altre influenze che definiresti fondamentali per la formazione del tuo suono?
Non potrei non tirare in ballo Lone.
Ma potrei citare anche Kerri Chandler, Martyn, Shed, Machinedrum, Cosmin TRG. Ce ne sono troppi.
6) Cosa ascolti principalmente in questo periodo?
Mi sono goduto parecchio “Tawk Tomahawk” degli Hiatus Kayiote (live sono incredibili) e “Black Radio 2” di Robert Glasper Experiment.
7) Una delle ultime cose che sono uscite a tuo nome è un remix di “Danceteria” firmato Scuola Furano. Tra gli artisti italiani ce n’è qualcuno che apprezzi particolarmente?
In ordine sparso: Jolly Mare, Vaghe Stelle, Furtherset, Ayarcana, Dead Heat, Alis.
8) Quali novità firmate Broke One ci sono in cantiere?
C’è un bel po’ di carne al fuoco, ho molte tracce che spero vedano la luce entro un paio di mesi. Poi c’è anche il famoso ep su Magic Wire Recordings che forse potrebbe uscire quest’anno. Io ce la metto tutta!
5 brani selezionati per voi da Broke One
Tyree – I Fear The Night
Wax – 20002 B
Redshape – Made of Steel
Palms Trax – Equation
Kenny Larkin – Nocturnal