Ci sono artisti che portano con sé un’aura di sacralità, una sorta di certezza acquisita su cui puntare costantemente senza pura di perdere un solo centesimo, investimenti sicuri che non ti deludono mai nemmeno nel peggiore dei casi. Uno di questi è senza dubbio Mr. Scruff al secolo Andy Carthy, classe ’72 da Stockport, un vero e proprio genio e maestro del turntablism oltre che fine sperimentatore dell’arte dl cut&paste.
Dall’uscita del suo album di debutto, quel Mr. Scruff omonimo datato oramai 1997, il ragazzo inglese non ha sbagliato più un colpo. Muovendosi costantemente tra elettronica, hop hop, contaminazioni jazz, funk e soul, è riuscito sempre a proporre prodotti di classe assoluta, fatti di sonorità trasversali capaci di toccare un campione vastissimo di pubblico senza mai deludere le attese. Questo Friendly Bacteria, fuori per l’oramai sua seconda famiglia Ninja Tune, continua a muoversi in quel solco costruito fondendo elementi differenti ma dall’animo affine. Un corollario di buongusto, classe e ricercatezza che lo porta ad avere un apprezzamento intergenerazionale.
Drum e bassi potenti, synth che volano alti disegnando melodie ipnotiche, ritmi da dancefloor che si alternano a momenti più marcatamente soul oriented come nel caso di Thought To The Meaning, brano in cui il vocal di Denis Jones regala una sfumatura unica al beat del producer inglese. We are coming pare muoversi nel solco del dub versione di deriva house, ritmi sincopati, ritmiche spezzate e campioni che riconciliano con il mondo.