E se a Wes Anderson togliessimo gli effetti speciali? Mettendo da parte per un momento il lato naïf che ci fa immaginare il fantastico mondo di Wes come vivo, vegeto e nascosto in qualche angolo della terra, dobbiamo rassegnarci al fatto che il 70% dei suoi film sono fatti in post produzione.
Mentre Anderson girava The Grand Budapest Hotel in un centro commerciale abbandonato di Görlitz, lo studio Look Effects metteva le mani sulla pellicola per aggiungere colori saturati, stop-motion e magia ad ogni scena. Provate ad immaginare Ralph Fiennes e Tony Revolori correre su un enorme cartellone verde invece che su quella meravigliosa distesa di neve. Tutta un’altra storia.