I capelli da una parte, le braccia lungo i fianchi, le cose piccole che diventano grandi e quelle grandi che diventano piccole. La testa tra le nuvole è vero, ma i piedi sotto ai vestiti lunghi che toccano a terra. Ti sento il polso, batte ancora, lo sapevo ma mi fa sorridere. Quando sorrido per bene batte più forte. Le cose alte ora non ci fanno più paura come per esempio i grattacieli, le piante secolari, le modelle sui tacchi, la ragazza che sta seduta sopra una montagna di valigie. A volte mentre cammino immagino che qualcuno mi fermi e mi faccia delle domande personali: che canzone stai ascoltando? Preferisci i gatti oppure i cani? Per quanti minuti ti lavi i denti? E a che pensi mentre ti lavi i denti? Con quale parola descriveresti Oleg Oprisco? All’ultima rispondo ora e la parola è VICEVERSA, non tanto per il significato ma per il suono che fa quando la dici ad alta voce.
Qui trovate il sito e poi svenite da quanta bellezza.