C’è stato un periodo tra il 2005 ed il 2008 in cui Kitsuné era sinonimo di grossi ascolti, attenzione alle tendenze del momento e scelta della “musica giusta” per un periodo storico in cui la fusione di attitudini indie, svestite del loro significato di indipendente e DiY, con elementi danzerecci riusciva a scalare le classifiche e regalare gioie ai teenager più affamati di party anthem e non soltanto. Poi è arrivato il calo inatteso, probabilmente dovuto ad un mancato rinnovamento nello stile e ad una proposta sempre più standardizzata e poco attraente. Qualche buon episodio sporadico come la promozione e la pubblicazione del primo lavoro dei Two Door Cinema Club – anche loro affetti da una malattia che porta al collasso di interesse nel giro di pochi anni- e poco altro da ricordare veramente.
Questa tendenza potrebbe trovare un discreto antidoto nel sound dei Misun, trio da Washington DC che fonde atmosfere solari, delicate voci al femminile e buonumore all around. Capiamoci, non stiamo parlando di capolavori che segneranno la storia della musica, ma almeno per quel che riguarda gli andamenti dell’etichetta francese qualcosa potrebbero spostare.Ritmiche e chitarrine simil soul, riverberi vocali e un’immaginario fatto di palme, sole e benessere. Non sarà roba da masterpiece ma vuoi mettere con gli ultimi, ritriti tentativi di riproporre ancora nel 2014 gente come Shinichi Osawa o i bassi nu disco + voce carina da playlist di H&M proprie di alcune ultime uscite?
Ora ascoltate e ditemi se non vi sembrerà di stare subito meglio: