Torna la rubrica “Tutti abbiamo un passato da nascondere – In certi casi meglio nasconderlo bene”.
Se però ti chiami Kendrick Lamar o Jay Z o Eminem, mi rendo conto che il passaggio possa essere un po’ difficoltoso. Abbiamo deciso di raccogliere alcune copertine imbarazzanti di gente figa e famosa che, nonostante i potenti mezzi economici posseduti, non può combattere la perfidia dell’internet. Se ve ne vengono in mente altre, condividete pure.
Cominciamo con Kendrick Lamar che nel 2005 si faceva chiamare K-Dot e rilasciava con questa copertina il suo secondo mixtape, Training Day, al grido di “In the next 26 tracks, you will learn about the streets”.
Mac Miller invece, nel 2007 (neanche troppo tempo fa) riteneva che posare sul letto di casa sua (avrà avuto 15 anni ad occhio e croce) fosse una buona idea. Il risultato è la cover di Easy Mac, suo progetto di debutto che ringraziando Iddio è stato messo nel cassetto.
È il turno di Jay Z, amatissimo, stilosissimo, invidiatissimo marito di Beyoncé. Tuttavia, se si fossero conosciuti nel 1989 quando Queen Bey aveva solo 8 anni, chissà se la storia sarebbe andata nella stessa maniera. Divisa rosso nera, catenazza in oro zecchino, sguardo che implora innocenza, e un singolo intitolato Hawaiian Sophi in combo col padrino Jay-O. E pensare che ora le sue tracce si chiamano Niggas in Paris.
Eminem, di cui ero follemente innamorata intorno ai 12 anni per via del colore ossigenato che i miei compagni delle medie non avrebbero mai osato indossare, nel 1997 pubblicava un EP intitolato The Slim Shady EP. Da questo lavoro è estratta la traccia Just don’t give a fuck, probabilmente dedicata al suo grafico dell’epoca.
Segue il prima (2003) e dopo (2013) di Tyga, che non ha fatto i soldi ma ha solo scoperto Photoshop:
E finiamo con YG che oggi ci racconta della sua Crazy Life, ma appena 5 anni fa aveva un amico che lavorava nel collettivo di mobilitazione anticarceraria e gli faceva i booklet.
Premio della croisette: Eve con Scorpion. Non ha bisogno di commenti, il mio iPod ancora mi chiede perché gli ho fatto questo. Io rispondo solo ”Don’t judge a record from his cover”.
Adesso provate a lamentarvi che non vi piace la copertina di Yeezus.