Azekel è un tipo particolare. Nel suo tumblr si definisce “artista/producer/musicista( fino a qui tutto bene) e filosofo“. Ancora, in un’intervista ha dichiarato che i suoi eroi sono “Jesus, e l’uomo che vorrei essere“. Un tipo del genere, pur in un universo di personalità forti e bizzarre come quello musicale, passa una volta ogni tanto.
Azekel è giovane, ha 24 anni, di colore, e viene dall’East London. È sostanzialmente un cantante soul, ma se chiedete a lui, fa musica “alternative pop“. Di certo, nel suo EP di debutto “Circa” si nota una preparazione musicale degna di nota. Stiam parlando di 5 tracce, da lui scritte, prodotte e cantate, tutte molto diverse tra loro (si tratta infatti di una collezione di tracce prodotte “circa” tra il 2003 e il 2013) e che riflettono i vari periodi “musicali” del ragazzo. Cosi, ritroviamo melodie semplici, seppur fuse a jazz, nei lavori più datati, ed una maggior complessità nei pezzi che vanno dal 2010 in poi. In “In The Zone” ad esempio, c’è una forte componente R&B nel canto, mentre la strumentale risente (in positivo) di contaminazione elettronica.
Fin troppo facile guardare a lui come la risposta europea a Frank Ocean e The Weeknd, magari meglio osservare Azekel sotto una luce diversa, che ci mostra un artista a 360 gradi (e forse pure filosofo) con ampi margini di miglioramento e di maturazione. Presto detto, qualche giorno fa ha rilasciato una nuova traccia, che uscirà il 14 via Thunderlightning Recordings. Siamo davanti ad una strumentale di livello assoluto, che sintetizza al meglio tutto quello che Azekel aveva mostrato nel suo primo EP. In “New Romance” c’è il jazz, c’è (una sorta di) abstract hip hop, c’è l’R&B, e c’è ovviamente il soul. Pardon, l’alternative pop.