La pubblicità contemporanea è piena di tesori nascosti. Loghi, grafiche e pay off possono essere un tripudio di messaggi subliminali che un osservatore attento nota al primo sguardo e no, non stiamo parlando dei rimandi sessuali all’interno dei film Disney. Ecco qui una carrellata di curiosità relative ad alcuni dei loghi che ci passano tutti i giorni sotto agli occhi, alcune palesi, altre davvero argute.
Cominciano con Amazon. Sotto al logo, una freccia che ricorda un sorriso. Ma dove punta la freccia? Sulla Z, partendo dalla A. Su Amazon trovi tutto l’acquistabile umano e il logo designer lo sa.
Hai detto orsetto goloso? Toblerone approfitta del luogo comune sull’animale polare per inserirlo all’interno della montagna dietro al logo. Riesci a vederlo?
Il logo di Tour de France è facile, ma efficace: la O di Tour e il sole caldo sullo sfondo formano le ruote di una bici da corsa, mentre il ciclista è nascosto tra le curve della R.
Ti ricordi di Facebook Places? L’applicazione ha avuto la stessa durata di un gatto in tangenziale e nelle migliori prospettive l’intento di Mark era quello di scalzare Foursquare dal mercato. Oggi sappiamo che non è andata così, ma nel progetto grafico il simbolo viola che marca il territorio si poggia proprio su un bel 4.
Quello di Museum of London è un bel logo colorato, che ti rimane subito impresso per l’utilizzo convinto di tonalità accese. Le avranno distribuite a caso sulla superficie libera? Affatto, le varie aree evidenziate rappresentano la crescita territoriale della città di Londra nel corso degli anni.
Pavoni, pavoni e ancora pavoni. L’animale più vanitoso di sempre nel logo della NBC, oggi come nell’originale risalente al 1956. Dai, qui con un po’ di immaginazione individui subito il pennuto.
Sony omaggia il matrimonio tra digitale e analogico nel logo della serie VAIO. La V e la A sono disegnate come un’onda che richiama i segnali modulari delle telecomunicazioni, la I e la O rappresentano i numeri 1 e 0 del codice binario. Simply clever.
Infine, un logo che ci sta facendo uscire di testa. La FedEx, nota azienda di consegne, declama la presenza di un simbolo che dovrebbe ricordare il tasto forward collocato tra la E e la X. Fini analisti di redazione si sono applicati per portare alla luce il ritrovamento, ma purtroppo sto forward non riusciamo proprio a vederlo. Amici art director a raccolta, a chi svela l’arcano promettiamo una comparsata da Bossari.
In fin dei conti se siete riusciti a notare i cambiamenti nel logo di Google, questo dovrebbe essere un gioco da ragazzi.